Saggi

Il successo inossidabile del Rorschach

Copertina volume Il Rorschach nel ciclo di vita
di Marco Ferrazzoli

Hermann Rorschach, distanziandosi notevolmente da altri psicologi che prima di lui avevano utilizzato le macchie di inchiostro come misura dell’immaginazione, ne parlava “come di un esperimento percettivo di interpretazione di forme casuali”. Mauro Di Lorenzo e Laura Parolin definiscono il saggio "Il Rorschach nel ciclo di vita" (Raffaello Cortina)un tentativo di mettere in relazione il “compito” con i problemi della vita. “Il fatto che sia un ottimo strumento non assolve tuttavia il rorschachista dalla necessità di acquisire tutta la serie di competenze necessarie per un suo corretto utilizzo”

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Gli autori Mauro Di Lorenzo e Laura Parolin definiscono il volume "Il Rorschach nel ciclo di vita" (Raffaello Cortina) “un tentativo di mettere in relazione il Rorschach con i problemi della vita”. Hermann Rorschach, distanziandosi notevolmente da altri psicologi che prima di lui avevano utilizzato le macchie di inchiostro come misura dell’immaginazione, ne parlava “come di un esperimento percettivo di interpretazione di forme casuali. Il suo interesse era cogliere gli intrecci tra percezione e personalità. Prevedeva un ruolo dei processi associativi ma intesi come memoria associativa a immagini mentali presenti nel patrimonio mnestico”.

Il libro è organizzato in tre parti, la prima teorica, la seconda pratica, mentre l’ultima parte del volume riguarda la clinica.  Di Lorenzo e Parolin partono da una puntuale ricostruzione delle applicazioni e interpretazioni dell’esperimento. Circa vent’anni dopo la loro pubblicazione fu applicato alle macchie di Rorschach il termine “proiettivo”, che comparve nel 1939 a opera di Lawrence K. Frank, il quale riteneva che gli stimoli esterni e quindi anche le macchie venissero percepiti e organizzati in base ai bisogni, ai vissuti e alle strutture cognitive di un individuo. Klopfer e colleghi consideravano invece “il compito Rorschach come intrinsecamente proiettivo e in grado di rivelare il funzionamento profondo dell’inconscio. Per loro, di fronte alle macchie, si dispiegavano le capacità strutturali della personalità e questo permetteva di poter predire, sulla base di un limitato campione di comportamenti (le risposte), quanto la persona avrebbe fatto in altre circostanze di vita”. Per la Scuola francese, poi, “il compito di Rorschach è sempre stato assimilabile alla produzione onirica e la somministrazione a una seduta psicoanalitica”.

“Il Rorschach nel ciclo di vita” è però esplicitamente debitore, in particolare, del Comprehensive System (CS) di John Exner, che ha posto al centro della sua concettualizzazione del compito Rorschach il ruolo dei processi decisionali. Nessuna risposta al Rorschach per Exner è accidentale o casuale. “È un sistema migliore degli altri? No, ma la domanda è mal posta. Un suo pregio è certamente quello di andare oltre: sia a un approccio intuitivo, alle interpretazioni del Rorschach che privilegiano l’esperienza e la soggettività dell’esaminatore, sia a un approccio d’autorità, che porta ad assumere per vero ciò che è stato riferito da un autore”.

Il volume si rivolge a chiunque sia interessato ad avvicinarsi a un’applicazione del Rorschach in ambito clinico, psicoanalitico ed evolutivo, nonché ai clinici che già lo impiegano. Non essendo un manuale di utilizzo del CS, bensì un approfondimento della sua applicazione clinica, dà per acquisita una certa conoscenza dei criteri di somministrazione e del protocollo, rivolgendosi quindi a un pubblico altamente specializzato. Quello che può interessare i comuni lettori è però il successo inossidabile del Rorschach, che negli ultimi vent’anni ha portato la ricerca a un numero di review e meta-analisi sulla validità dei suoi indici non paragonabile a quello di qualsiasi altro test psicologico. Il Rorschach è divenuto un metodo in grado di adattarsi a qualsiasi teoria psicologica impiegata per trarne informazioni diagnostiche.

“Il fatto che sia un ottimo strumento non assolve tuttavia il rorschachista dalla necessità di acquisire tutta la serie di competenze necessarie per un suo corretto utilizzo”, avvertono di conseguenza gli autori. “L’adeguamento delle ipotesi interpretative a età, sesso e retroterra culturale è uno dei fattori principali del processo interpretativo del Rorschach” e richiede dunque a chi lo utilizza di integrare i risultati “con quelli provenienti da altri strumenti diagnostici” e di inserirli “in una concettualizzazione più ampia, che tiene conto non soltanto del funzionamento dell’individuo ma anche del suo contesto”.

Titolo:  ​​​Il Rorschach nel ciclo di vita
Categoria: Saggi
Autore/i:  Mauro Di Lorenzo, Laura Parolin
Editore:  Raffaello Cortina 
Pagine: 344
Prezzo: 28,00

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