Saggi: Animali

“Diversi” da chi?

Copertina del volume Diversi
di Marco Ferrazzoli

Il celebre primatologo Frans de Waal dispiega, in quasi 500 pagine, un argomento curioso: diversità di genere e sessualità nelle specie animali e in particolare nei primati. Un ventaglio di informazioni ed esempi che smentisce molti pregiudizi sulla “esclusiva umana”, la presunta superiorità maschile di origine aristotelica ma anche taluni luoghi comuni femministi. Ad animarlo è uno spirito sobriamente scientifico, laico e disincantato

Pubblicato il

Il combinato disposto tra l’autorevolezza dell’autore Frans de Waal, la capacità del primatologo, la ponderosità del volume (quasi 500 pagine) e la curiosità dell’argomento (diversità di genere e sessualità nelle specie animali e in particolare nei primati) rende “Diversi” un saggio fruibile a diversi livelli divulgativi, dall’intrattenimento all’approfondimento. Il ventaglio di informazioni ed esempi dispiegato nel volume è sterminato, talvolta con qualche ripetizione, ma le conclusioni sono sempre coerenti: de Waal ci tiene a confermare la presenza, nei nostri parenti prossimi, di relazioni e comportamenti che in passato abbiamo considerato un’esclusiva umana; nonostante ciò, l’autore contesta molte prese di posizione ideologiche, politiche e morali che si fondano su tale constatazione. Ad animarlo è insomma lo spirito sobriamente scientifico, laico e disincantato, di chi si limita a osservare e ricavare esperienzialmente dei modelli.

La rivalità tra i maschi e la tendenza difensiva delle femmine nei confronti della prole, per esempio, sono viste con occhi strabici: ammirati per la seconda e indignati per la prima. Perché la parità di genere non è mai esistita e anzi la supremazia maschile è stata sostenuta da menti superiori e ancora di recente? Perché le caratteristiche fisiche maschili sono così superiori a quelle della femmina, ma in proporzioni diversissime da specie a specie?

L’autore indaga, si pone molte domande e sostiene che si debbano senz’altro correggere le differenze di genere in termini di potere e privilegi, avvertendo che si fondano su pregiudizi antichissimi, se pensiamo che già Aristotele considerava la femmina “un maschio mutilato”. È però convinto che le donne “non possono raggiungere questo risultato da sole”. Rifiuta quindi di condannare tutte le espressioni della mascolinità, come oggi spesso avviene, o di perseguire un improponibile azzeramento della diversità, come invece fa “la filosofia statunitense Judith Butler che considera maschio e femmina come meri costrutti”.

Il pragmatico disincanto di de Waal deriva soprattutto dalla sua immensa esperienza nel confronto con gli altri primati e dal suo rigore intellettuale che talvolta, assurdamente, gli ha attirato l’accusa di sessista. Un’esperienza che, soprattutto, insegna a diffidare di qualunque generalizzazione: si pensi che scimpanzé e bonobo “sono membri del gruppo delle grandi antropomorfe e sono entrambi geneticamente molto vicini a noi. Il loro comportamento però è straordinariamente diverso. La società degli scimpanzé è aggressiva territoriale e guidata dai maschi. I bonobo sono pacifici amanti del sesso e dominati dalle femmine”.

Insomma, “il tema delle differenze e delle disuguaglianze di genere suscita emozioni forti in un modo o nell’altro. È un ambito su cui tutti hanno opinioni rigide”, mentre gli studiosi dovrebbero astenersi dal giudicare, Tanto più dovremmo farlo noi profani.

Titolo: Diversi
Categoria: Saggi
Autore: Frans de Waal
Editore: Raffaello Cortina
Pagine: 470
Prezzo: € 28,00

Tematiche
Argomenti