Editoriale: Mediterraneo

Questo mare è nostrum, pensiamoci

Isola del Giglio
di Marco Ferrazzoli

Il Mediterraneo è minacciato dall’impatto antropico, dall’inquinamento, dal sovrasfruttamento della pesca. E ora anche dalla siccità. Viviamo affacciati su un mare chiuso, particolarmente sensibile. È un mare prezioso, ricchissimo, in proporzione ben superiore alle dimensioni. Per questo tutelarlo è un dovere ma anche un interesse

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Se si parla di crisi legate all’acqua, in questo periodo, si pensa immediatamente alla siccità che sta flagellando (anche) il nostro Paese. Riceviamo continue richieste di giornalisti che vogliono capire cause, termini e conseguenze di questa scarsità record di precipitazioni, di cui già conosciamo alcuni effetti di approvvigionamento e ambientali. Uno di questi riguarda ovviamente il minor afflusso di acqua nel Mediterraneo.

Il nostro è un mare chiuso, quasi un lago, e dunque risente in misura e modo particolarmente sensibili alle variazioni meteo-climatiche. Ed è un mare prezioso, ricchissimo, nel quale si conserva una quota di biodiversità ben superiore alle sue limitate dimensioni geografiche. Lo è ancor più, poi, per i Paesi e le popolazioni che si affacciano sulle sue sponde: proprio per questo abbiamo assunto l’odierna presentazione del “Mediterranean Economies 2021-2022” curato dall’Istituto di studi sul Mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche come spunto per un numero dedicato dell’Almanacco della Scienza.

Ma le ricerche e le attività della nostra rete scientifica sul Mare Nostrum, e sui mari in genere, sono davvero tante. E il problema di contenere il patrimonio di studi del Cnr nello spazio della nostra webzine, per noi consueto, questa volta è stato particolarmente arduo. Ne citiamo solo alcuni, a titolo esemplificativo. Sempre oggi si tiene, oltre alla presentazione del Rapporto del Cnr-Ismed, un incontro presso l’Istituto di scienze marine del Cnr di Venezia dal titolo “Plastica e cambiamenti climatici, un mare da difendere”. Nei giorni scorsi, i nostri colleghi sono stati presenti alla recente Giornata mondiale degli oceani e alla prima Conferenza dei ministri della cultura della regione euro-mediterranea. Ancora di recente è stata pubblicata la nuova mappa dei fondali marini dell’Oceano Australe, l'International Bathymetric Chart of the Southern Ocean, grazie anche a campagne del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide il cui coordinamento scientifico è del nostro Ente. 

È fissato per domani 23 giugno, invece, l’incontro sul report sulle “Isole sostenibili” a cui lavora il nostro Istituto sull’inquinamento atmosferico. Con questa notizia, entriamo nel merito di questo numero, dove troverete contenuti che spaziano dagli aspetti storico-culturali del Mediterrano “culla di civiltà” a uragani e maremoti, dal cambiamento climatico all’inquinamento da plastica, dalla biodiversità alle specie a rischio, dalla pesca all’economia e al turismo. Troverete inoltre rimandi al film premiato con l’Oscar di Gabriele Salvatores, alla Dieta mediterranea, alle rotte migratorie, allo storytelling.

Buona lettura. Anzi, buona navigazione.