Saggi: Mediterraneo

Per imparare a nuotare nelle storie

Copertina
di M. F.

La ragione conta, nelle attività umane, ma conta anche di più la narrativa. Su questo tema Frank Rose, ne “Il mare in cui nuotiamo” (Codice), illustra i nove elementi chiave di una storia. A partire da autore, pubblico, personaggio, per finire con l’“immersione”, la capacità di catturare la nostra immaginazione. I processi cerebrali creano strutture narrative indispensabili per leggere e interpretare la realtà, più persuasive e potenti di qualsiasi argomentazione razionale. Proprio per questo, però, sono anche “pericolose”

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L’uomo “è l’animale che racconta”, scrive Graham Swift ne “Il paese dell’acqua”. La ragione conta nelle attività umane, ma contano anche di più le storie. Tanto che Robert Shiller, premio Nobel, parla di “un’economia narrativa” senza la quale non possiamo comprendere fenomeni come la grande depressione (ai giorni nostri, analoga valutazione potrebbe essere estesa alla pandemia da Covid-19 o alla guerra in Ucraina). Su questo tema, Frank Rose ne “Il mare in cui nuotiamo” (Codice Edizioni) individua e illustra i nove elementi chiave in una storia, a partire dai principali: Autore: chi racconta la storia; Viaggio: gli eventi della storia stessa; Pubblico: a chi è rivolta la storia. E poi: Personaggio; Mondo: quello che una volta veniva chiamata ambientazione; Dettaglio: le specificità della storia; Voce: il modo in cui l’autore parla; Piattaforma: quello che una volta veniva chiamato medium. Infine, l’Immersione, cioè la capacità della storia di catturare la nostra immaginazione.

Proprio “Immersi nelle storie” era infatti il titolo del precedente lavoro di Rose, che ora scende ancor più nel profondo dei meccanismi narrativi. Le neuroscienze hanno dimostrato che i processi cerebrali che governano il pensiero creano strutture narrative, che sono parte integrante del nostro essere. Le storie sono cioè indispensabili per leggere e interpretare la realtà, e possono essere più persuasive e potenti di qualsiasi argomentazione razionale basata sui dati. Pertanto, però, sono anche molto pericolose. Secondo Rose, per controllarle e non esserne controllati, è fondamentale per chiunque conoscere gli strumenti narrativi.

Il saggio è una sorta di “manuale di nuoto”, come scrive l’autore: “Se viviamo in un mare di storie, allora il pensiero narrativo è essere consapevoli del mare in cui nuotiamo. Vuol dire rendersi conto che le storie rappresentano una modalità di pensiero a sé, e che rivestono un ruolo talmente cruciale nell’esperienza umana che a chiunque voglia vendere qualcosa, comunicare idee, motivare le persone o far cambiare loro opinione conviene conoscerne a fondo i meccanismi”.

Titolo:  Il mare in cui nuotiamo
Categoria: Saggi
Autore/i:  Frank Rose
Editore:  Codice
Pagine: 294
Prezzo: 25,00