Saggi: Movimento

Rotte inimmaginabili

Copertina
di Patrizio Mignano

Scott Weidensaul, ricercatore specializzato in avifauna, nel libro “In volo sul mondo”, edito da Raffaello Cortina, racconta con passione rotte migratorie di uccelli al limite della comprensione umana. Spiegando anche la tecnica del banding o inanellamento, che lo ha avvicinato a questo mondo

 

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“Negli anni Novanta ho seguito gli uccelli su e giù lungo l’emisfero occidentale studiando il fenomeno migratorio e mi sono avvicinamento a questo mondo in primo luogo come osservatore profondamente interessato… Un ornitologo da sempre ossessionato per l’inanellamento dei rapaci… Ogni volta che ho inanellato la zampa di uno sparviero o di un falcone, e man mano che uno di questi uccelli è stato ricatturato o trovato morto in qualche luogo distante, aumentando anche di poco la comprensione delle migrazioni, sono rimasto affascinato dalle forza naturali che spingono questi esseri”.

Così scrive Scott Weidensaul in "In volo sul mondo" (Raffaello Cortina editore), che descrive in maniera appassionata le traversie dei volatili. Per vivere in volo, gli uccelli migratori sono costretti a un tour de force che coinvolge ogni aspetto della loro biologia. Grazie a tecniche come l’inanellamento - metodo di studio che consiste nell'applicare un anello sulla zampa dell'animale per tenere traccia dei loro movimenti - e piccoli geo localizzatori, è possibile scoprire rotte inimmaginabili. “Le sterne artiche volano 91.000 chilometri l’anno, dal Maine fino in Australia; le pittime sono protagoniste della più grande migrazione a volo unico conosciuta, un viaggio che dall’Alaska occidentale arriva alla Nuova Zelanda… Un passero vola ininterrottamente dal Canada al Venezuela senza assumere cibo, acqua e senza alcun riposo, evitando la disidratazione consumando l’acqua dei propri tessuti muscolari”.

L’autore sostiene che i volatili, per affrontare un simile sforzo ricorrono a una continua riplasmazione corporea, raddoppiando di peso e accumulando trecento grammi di grasso sui settecento complessivi; intestino e ventriglio si atrofizzano compensando l’ingrossamento dei muscoli pettorali. “Una volta giunte dall’Alaska in Nuova Zelanda, le sterne espandono gli organi digestivi per impegnarsi in una nuova fase iperalimentare e poi proseguire verso il Mar Giallo lungo un percorso di 9.500 chilometri. Dopo un terzo ciclo di frenesia bulimica, un altro volo di 6.500 chilometri li fa tornare al punto di partenza fino alle pendici settentrionali del continente americano”.

Tante altre le curiosità che Weidensaul ci fa scoprire in questo viaggio: i rapaci per orientarsi sfruttano il campo magnetico e prima di migrare il cervello degli uccelli cresce; in primavera si sviluppano invece le zone neuronali utili alla produzione di richiami sonori.

titolo: In volo sul mondo
categoria: Saggi
autore/i: Scott Weidensaul 
editore: Raffaello Cortina
pagine: 458
prezzo: 24,70

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