Raccogliere informazioni più precise possibili per la salvaguardia del gruppo. È quanto accade attraverso il comportamento collettivo: gli individui interagiscono, scambiandosi informazioni per coordinare il loro movimento e difendersi così dagli attacchi dei predatori. A confermarlo, gli studi effettuati dal gruppo CoBBS (Collective behaviour in biological systems), nato dalla collaborazione tra l’Istituto dei sistemi complessi (Isc) del Cnr e l’Università Sapienza di Roma, che mostrano quanto il movimento erratico degli insetti sia solo apparente.
“Il comportamento collettivo si osserva negli stormi di uccelli, nei banchi di pesci, nei greggi di mammiferi e, su scala microscopica, anche nelle colonie di cellule e di batteri”, spiega Stefania Melillo, ricercatrice Cnr-Isc. “Il tratto distintivo più diffuso ed evidente di tale comportamento è l’emergere di un ordine globale: gli individui sincronizzano il loro movimento, dando la stupefacente impressione che il gruppo si comporti come una entità unica”.
Tuttavia, non sempre il comportamento collettivo si esprime con l'ordine globale. “Un caso paradigmatico è quello degli sciami di insetti, sistemi disordinati nei quali i singoli individui mostrano un movimento apparentemente casuale. Questo sembra suggerire che la formazione dello sciame sia un epifenomeno legato alla reazione indipendente dei singoli individui agli stimoli esterni, piuttosto che l’espressione di un comportamento collettivo generato dall'interazione tra i membri del gruppo”, prosegue la ricercatrice.