Il percorso della mostra è arricchito da raffinate installazioni multimediali, video e animazioni originali, interviste e spazi interattivi. Fra i documenti inediti anche interventi filmati tra cui, quello di Severn Cullis-Suzuki, la bambina, divenuta oggi un'impegnata attivista ambientale, che nel 1992 zittì il mondo con il suo intervento all'Onu in difesa del futuro del pianeta. Questo corpus di testimonianze costituisce il filo narrativo di un progetto che offre un'analisi lucida delle dinamiche che rendono pericolosamente assimilabili i grandi eventi di crisi del passato all'epoca che stiamo vivendo.
Estinzioni si organizza in cinque nuclei tematici principali. Nella lobby del museo lo scheletro di un dinosauro sauropode, il più completo conservato in un museo italiano, accoglie il visitatore. Quest'icona della storia della vita ci ricorda che l'estinzione è un fenomeno naturale, che riguarda tutti. La prima sezione del percorso affronta questo concetto aprendosi su un'imponente selezione di campioni paleontologici provenienti dalle collezioni Muse: una galleria della biodiversità del passato che testimonia il succedersi delle specie nella storia della vita. Nella seconda sezione, grazie al contributo di installazioni multimediali inedite, è possibile comprendere le dinamiche delle cinque grandi crisi ecositemiche del passato. L'esposizione nella terza parte si sofferma sul destino di mammut, bisonti delle steppe e tigri dai denti a sciabola, analizzando la complessa relazione tra cambiamenti ambientali e intervento umano. Nella quarta sezione lo sguardo si posa sulle intricate vicende evolutive della famiglia umana. Homo sapiens è il protagonista, consapevole e creativo dell'ultima tappa della mostra, dedicata all'Antropocene.
Informazioni:
Che cosa: mostra 'Estinzioni. Storie di catastrofi e altre opportunità'
Quando: fino al 26 giugno 2017
Dove: Museo delle scienze, Corso del lavoro e della scienza, Trento
Info: www.muse.it