Predazzo, si può visitare la mostra Montagne in guerra, che affronta gli eventi legati al primo conflitto mondiale, ponendo in primo piano il panorama naturale in cui si è svolto: la forma delle montagne e il modo in cui l'uomo se ne è servito, una delle vicende più drammatiche della storia.
L'esposizione si articola in cinque sezioni, la prima delle quali illustra le regioni alpine così come furono occupate e gestite da popoli di diversa provenienza: la crescita demografica spinse gli abitanti a dissodare boschi sempre più ripidi o più in quota, per ricavarne campi e prati, il paesaggio naturale si trasformò poco a poco in un paesaggio forgiato dalle attività umane. La seconda descrive la conformazione topografica, che rendeva impossibili gli attacchi diretti, e le condizioni climatiche, talora un ostacolo insormontabile. La geografia, la geologia, il clima, le caratteristiche fisiche di questi ambienti rappresentarono un vincolo fondamentale nello sviluppo di strumenti e strategie. Il primo conflitto mondiale costrinse il mondo scientifico allo sforzo di riadattare la scienza pura alla pragmaticità delle esigenze belliche, ma se la scienza pervase la guerra, la guerra trasformò in modo importante il mondo della scienza: accelerò e favorì importanti sviluppi, con conseguenze di lunghissimo periodo.