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I neuroni specchio: imitazione ed empatia

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di Alessia Bulla

Il volume, una conversazione tra il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti e il giornalista Antonio Gnoli, parte dalla scoperta dei neuroni specchio per affrontare temi diversi, quali filosofia, storia, psicologia, società

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Il volume 'In te mi specchio' è una conversazione tra il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti e il giornalista Antonio Gnoli sulla scoperta dei neuroni specchio. Ma il saggio è anche altro: tratta della vita dello scienziato, di filosofia, storia, scienza, psicologia, società. In particolare dei neuroni specchio (mirror), di cui Rizzolatti è il padre e che “hanno la funzione di attivare le relazioni intersoggettive, senza le quali non solo non vi sarebbe sviluppo cognitivo, ma non esisterebbero neppure quei legami sociali che sono alla base di ogni idea di comunità”.

Una scoperta che il grande scienziato americano di origine indiana Vilayanur Ramachandran ha paragonato per importanza a quella del Dna e che ha avuto una ripercussione enorme sulla sociologia e sulla psicologia, dando la possibilità di indagare i comportamenti sociali umani. Un risultato che certamente “ha cambiato la prospettiva con cui si guarda al sistema motorio e ha indicato che c'è una conoscenza empatica (from the inside) degli altri”. Imitazione è una delle parole più ricorrenti nel saggio: lo stesso Ramachandran ha sostenuto che “a un certo punto della storia dell'uomo comparve la capacità di imitare” e da allora “imitazione e linguaggio […] hanno camminato di pari passo”, così come i sistemi emozionali e il sistema motorio. Quest'ultimo è quindi visto per la prima volta come “l'impalcatura su cui è costruita la nostra comprensione delle azioni degli altri”. Ne consegue "che anche la comprensione vera delle emozioni altrui risulta essere empatica, e che pure queste emozioni sono from the inside”.

Ma la discussione-conversazione di Rizzolatti e Gnoli non si arresta alla fisiologia umana; la scoperta dei neuroni specchio ha infatti dato avvio all'indagine sulla loro compromissione: una loro scarsa attivazione o una mancanza di sviluppo è probabilmente alla base, pur non essendone la causa prima, di deficit mentali e differenti patologie, tra cui l'autismo. Molti sono stati gli esperimenti in merito, da cui è emerso che “i bambini a sviluppo tipico programmano la loro azione motoria con grande anticipo. Hanno chiara la propria intenzione su cosa fare non solo in termini generici, cognitivi, ma anche in termini motori, su come farlo. I bambini con autismo no”.

La scoperta dei neuroni specchio è, quindi, allo stesso tempo un punto di arrivo e di partenza e ha una grande ricaduta. La scienza, scrive infatti l'autore “non è solo un deposito di conoscenze specialistiche. È un bene per tutti, un arricchimento culturale. Come i Sonetti di Shakespeare, la Commedia di Dante o i quadri del Louvre. Una risorsa capace di migliorare le nostre capacità di ragionare, provare emozioni e non sottometterci a superstizioni antiche o moderne, vedi la follia della moda del 'biologico' o la paura degli Ogm. In questo senso la scienza può avere anche ricadute sul benessere delle persone”.

titolo: In te mi specchio
categoria: Saggi
autore/i: Rizzolatti Giacomo, Gnoli Antonio
editore: Rizzoli
pagine: 188
prezzo: € 18.50

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