Vita Cnr

Dal 'Ruchè' un premio al Cnr per gli studi sui fitoplasmi della vite

Vigneto
di Francesca Gorini

Lo scorso 8 maggio, Maurizio Conti, dell'Istituto di virologia vegetale del Cnr, ha ricevuto il premio 'VinDiVino' per gli studi  fitopatologici sulla vite. Le ricerche caratterizzano a pieno titolo l'attività dell'Istituto e hanno svolto un ruolo determinante nell'affermazione del vitigno Ruchè, tipico delle colline astigiane da cui si ricava il pregiato omonimo vinomonimo vino

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L'Associazione dei produttori di Ruchè, il rinomato vino prodotto dall'omonimo vitigno di origine piemontese, in collaborazione con il comune di Castagnole di Monferrato (Asti) ha assegnato a Maurizio Conti dell'Istituto di virologia vegetale del Cnr un premio per gli studi svolti in ambito fitopatologico sulla vite. Le ricerche caratterizzano a pieno titolo l'attività dell'Istituto e hanno svolto un ruolo determinante nell'affermazione di questo vitigno, tipico delle colline della provincia di Asti (comuni di Castagnole Monferrato, Grana, Montemagno, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi).

Gli studi condotti da Conti si sono concentrati in particolare sulle malattie da fitoplasmi, una particolare classe di batteri che, essendo in grado di sopravvivere solo nel floema delle piante, ossia quei tessuti interni alla pianta deputati al trasporto di acqua e altre sostanze nutritive, non sono riproducibili in vitro, riducendo così le possibilità di combattere la loro incidenza tramite tecniche di sierologia e di individuare nuove strategie di cura. 

"E' grazie alle tecniche molecolari di cui oggi la ricerca dispone, in particolare grazie alle competenze maturate  dai nostri gruppi di ricerca che oggi siamo in grado di supportare i produttori, tutelando prodotti che sono vere eccellenze nazionali", afferma Maurizio Conti.

Determinante  è stata in particolare la scoperta che il vitigno Ruché  presenta una notevole incidenza del fitoplasma detto 'del legno nero', un tipo di batterio differente dalla più comune 'flavescenza dorata', per la cui eradicazione  sono previste specifiche disposizioni di legge che tutti i produttori sono tenuti ad osservare  e che pertanto richiede trattamenti più opportuni  di prevenzione e cura.

Fonte: Maurizio Conti, Istituto di virologia vegetale, Torino, tel. 011/3977956 , email m.conti@ivv.cnr.it