Nella descrizione delle proprietà organolettiche di un vino ci si riferisce spesso al “corpo” o alla “struttura” per indicare la sensazione indotta al palato dopo un assaggio. Il corpo di un vino è legato alla presenza di sostanze non volatili, come gli acidi fissi, il glicerolo, i polifenoli e altre sostanze complesse, che vengono percepite dalle papille gustative e determinano alcune caratteristiche organolettiche tipiche delle diverse tipologie, dai bianchi beverini ai passiti ad elevato grado alcolico. A parlarcene, Alessia Famengo, chimica dell’Istituto di chimica della materia condensata e di tecnologie per l’energia del Cnr
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L'Ipsp-Cnr ha riscoperto l'antica cultivar, fino a poco tempo fa ricordata solo nei libri. Dopo una fase di studio e sperimentazione è stata presentata ai viticoltori piemontesi e iscritta al Registro nazionale delle varietà di vite. Ora bisogna solo aspettare la prima produzione di vino
Nella pancia di questi insetti vengono mixati lieviti che, deposti sugli acini d’uva maturi, sono in grado di influenzare le caratteristiche e il sapore del vino. La ricerca è pubblicata su Pnas
La città veneta ha ospitato, dal 6 al 9 aprile, la 48° edizione di 'Vinitaliy', un'occasione per gli operatori del settore di fare un bilancio della situazione in questo comparto del 'made in Italy' tra diminuzione dei consumi, richiesta di qualità ed export
Lo scorso 8 maggio, Maurizio Conti, dell'Istituto di virologia vegetale del Cnr, ha ricevuto il premio 'VinDiVino' per gli studi fitopatologici sulla vite. Le ricerche caratterizzano a pieno titolo l'attività dell'Istituto e hanno svolto un ruolo determinante nell'affermazione del vitigno Ruchè, tipico delle colline astigiane da cui si ricava il pregiato omonimo vinomonimo vino