Vita Cnr

Virus delle piante, il nuovo approccio 'genetico'

Piantagione di cereali
di Francesca Gorini

Sarà l'Istituto di virologia vegetale del Cnr a organizzare l'edizione 2010 del congresso Embo (European molecular biology organization), una delle maggiori organizzazioni europee di ricerca in campo biologico. Tema dell'evento, i progressi della ricerca nel campo della virologia vegetale

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Sarà l'Istituto di virologia vegetale (Ivv) del Cnr di Torino a organizzare l'edizione 2010 del congresso Embo (European molecular biology organization), una delle maggiori organizzazioni europee di ricerca in campo biologico. Tema dell'evento, che si svolgerà a Prà Catinat di Fenestrelle, alle porte di Torino, dal 12 al 16 giugno prossimi, l'avanzamento delle conoscenze nel campo della virologia vegetale, il settore che studia l'impatto di virus su piante e vegetali fornendo modelli utili alla comprensione di elementi più generali di virologia, epidemiologia e meccanismi evolutivi, oggi fortemente rivoluzionato dall'avvento della genetica.

E' noto, infatti, che le piante, a differenza di esseri umani e animali, non hanno un sistema immunitario che permetta loro di reagire all'attacco di virus, dunque, dal punto di vista produttivo, una pianta malata è considerata una pianta 'finita'. Oggi però, i progressi raggiunti nel campo della proteomica e della genomica funzionale, e in particolare il completamento del sequenziamento del genoma di alcune piante, permettono di comprendere le interazioni tra 'vettore' e 'ospite', individuando i geni coinvolti nella fase di attacco alle piante e la risposta che queste riescono a mettere in atto. "Proprio questi saranno gli argomenti al centro del convegno di giugno, che si avvale di un comitato scientifico composto dalle più autorevoli personalità accademiche del settore", afferma il chairman Gianpaolo Accotto, dell'Ivv-Cnr, un istituto che articola le proprie attività in ricerche di base e applicative volte all'identificazione, classificazione e caratterizzazione biologico-molecolare degli agenti fitopatogeni presenti in particolar modo sulle piante di vite e pomodoro, diagnostica virologica, controllo e  miglioramento dello stato sanitario di numerose specie vivaistiche (piante ornamentali e ortensi, specie legnose e arbustive) e sperimentazione di metodologie ecocompatibili per la difesa delle colture dalle infezioni di tipo virale.

 

Fonte: Gianpaolo Accotto