Focus: Anno della luce

Un anno 'luminoso'

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di Gabriella Esposito

La ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico, il miglioramento della qualità della vita passano anche attraverso la luce. Far conoscere gli ambiti in cui viene utilizzata e l'importanza che ricopre è lo scopo dell'Anno internazionale dedicatole dall'Onu. Referente italiano, Roberta Ramponi, direttore Ifn-Cnr

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La luce è un simbolo di speranza, di civiltà, di cultura e, per alcuni, anche di fede. Ma non solo, è una risorsa. Dalla fotosintesi, alla base della vita sulla Terra, alle connessioni internet sempre più veloci, che hanno rivoluzionato la comunicazione, la luce è determinante in molti aspetti della vita e dell’evoluzione dell’uomo. Per questo l’assemblea generale delle Nazioni Unite ha deciso di proclamare il 2015 'Anno internazionale della luce’, con lo scopo di evidenziarne l’importanza in tutti gli ambiti in cui viene impiegata. La cerimonia d’inaugurazione in Italia si è svolta il 26 gennaio, a Torino, dopo quella generale del 19 gennaio a Parigi.

A tale proposito Roberta Ramponi, direttore dell’Istituto di fotonica e nanotecnologia (Ifn) del Consiglio nazionale delle ricerche spiega: “La luce in vari settori e la fotonica è una tecnologia chiave abilitante proprio per il ruolo essenziale che essa ricopre. È trasversale a molte applicazioni, al Cnr viene utilizzata anche nell’ambito delle scienze della vita, dell’agroalimentare, dell’ambiente e dei beni culturali, con gruppi di assoluta eccellenza, competitivi a livello internazionale”.

Il Cnr comprende molti Istituti che operano nel settore e nelle tecnologie basate sulla luce, tra principale dipartimento di riferimento, quello di Scienze fisiche e tecnologie della materia, e quelli afferenti ai Dipartimenti di scienze chimiche e tecnologiche dei materiali e di Ingegneria-Itc e tecnologia per l’energia e trasporti.

Nell’ambito della ricerca di base si segnala la fotonica a impulsi ultracorti, che negli ultimi anni ha portato al Cnr due progetti Erc Starging Grants: Udyni e Starlight. Ma all'interno dell'Ente trovano spazio anche ricerche di tipo applicativo, in particolare lo sviluppo di metodologie, dispositivi e sistemi per imaging avanzato, per la misura di tracce di gas inquinanti o tossici, per il fotovoltaico, per la sensoristica.

“Per quanto concerne lo sviluppo di strumentazione ottica per applicazioni aereospaziali, molte delle apparecchiature sviluppate dal Cnr sono state utilizzate in alcune missioni spaziali fra cui Rosetta”, prosegue Ramponi. “Infine, presso il Cnr sono presenti facility di sviluppo e crescita di materiali per fotonica e di micro e nano fabbricazione di componenti ottici innovativi. Attenzione viene anche posta nello sviluppo e messa a punto di tecniche di fabbricazione avanzate basate su tecnologie laser. La presenza di tante e diverse eccellenze ha consentito di creare un'importante rete di collaborazioni nazionali e internazionali sia con aziende del settore, sia con i più importanti enti di ricerca e università. In ambito internazionale, il Cnr è coinvolto nella realizzazione della rete di infrastrutture Europee che va sotto il nome di 'Extreme Light Infrastructure’ (Eli)”.

Varie le iniziative divulgative dell’Ente previste per l’Anno internazionale della luce. “L’Ifn e l’Ino parteciperanno alla diffusione di kit per laboratori aperti, organizzando attività a Milano e Como. Con l’Università di Brescia stiamo lavorando a un evento sul tema 'Luce, salute e benessere’. Non dimentichiamo poi l’appuntamento più importante di quest’anno, l’Expo di Milano, nel cui ambito organizzeremo conferenze sul tema luce e cibo in materia di monitoraggio della qualità degli alimenti e sicurezza dell’agroalimentare”, conclude la ricercatrice.

Fonte: Roberta Ramponi, Istituto di fotonica e nanotecnologie, Milano, tel. 02/23996150 , email roberta.ramponi@polimi.it -

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