Focus: Mondiali di calcio

Italia-Brasile, la sfida della ricerca

cooperazione
di Sandra Fiore

Dai nanomateriali e dalle tecnologie biomedicali alla biodiversità delle piante nel Mediterraneo e nei climi neotropicali, dal ruolo della religione nella società allo studio dei neuropeptidi. Un accordo tra il Cnr e l’omologo ente brasiliano, Cnpq, rafforza la cooperazione scientifica tra i due paesi

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Il fischio di avvio dei mondiali di calcio in Brasile è stato preceduto e accompagnato da numerose manifestazioni di malcontento generale sulle decisioni del Governo di investire enormi cifre di denaro nel grande evento, a svantaggio di settori fondamentali, quali educazione, salute, occupazione, welfare.

L’insofferenza si è espressa attraverso scioperi e proteste in piazza che hanno messo a rischio in particolar modo i trasporti pubblici e l’arrivo dei turisti, tanto attesi per le ricadute economiche generate dal mondiale. I dati del resto parlano chiaro: il Paese cresce al 4% ed è al 73esimo posto al mondo per qualità della vita, con oltre il 15% della popolazione sotto la soglia della povertà e 11 milioni di persone che vivono nelle favelas, mentre 170 mila sono stati sfrattati per far posto alle infrastrutture sportive destinate ai mondiali.

Un ponte europeo verso il Brasile per la crescita in termini di ricerca e sviluppo è stato lanciato dal Consiglio nazionale delle ricerche nell’ambito di una lunga tradizione di accordi bilaterali con enti omologhi stranieri. Nel 2008 Cnr e Consiglio nazionale di sviluppo scientifico e tecnologico (Cnpq) di Brasilia hanno firmato un memorandum d’intesa per la ricerca scientifica e tecnologica, attraverso progetti e attività su temi di interesse comune. 

L’accordo "intende favorire lo scambio di ricercatori, scienziati e tecnici per stimolare lo scambio di informazioni ed esperienze" e prevede "l’organizzazione di seminari, simposi tra gruppi di studio, l’individuazione di future aree di cooperazione, confronti su politiche e strategie, la circolazione di informazioni e pubblicazioni scientifiche. I progetti attualmente in atto per il biennio 2014 - 2015  vedono coinvolti quattro istituti: biostrutture e bioimmagini di Napoli, ricerche sulla popolazione e le politiche sociali di Roma, protezione delle piante di Sesto Fiorentino e scienze e tecnologie molecolari di Milano, con tematiche che vanno dallo  sviluppo di nuove molecole nociceptive ed anti-infiammatorie basate su ormoni neuropeptidici, mediatori dello stimolo nociceptivo ed antiinfiammatorio, al ruolo della religione nella sfera pubblica in Italia e in Brasile, dalla biodiversità delle piante in area neotropicale e mediterranea alle applicazioni biomedicali.

Fonte: Daniela Guidarelli, Ufficio relazioni internazionali Cnr, tel. 06/49933358 , email daniela.guidarelli@cnr.it -

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