Focus: Il muro di Berlino

Italia-Germania 20... 20

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di Antonella Guidi

Nell'ambito dell'accordo di cooperazione scientifica che lega Cnr e Max Planck Gesellschaft, la più importante istituzione di ricerca tedesca, nuove azioni di partenariato sono previste in vista dell'avvio del prossimo Programma quadro per la ricerca e l'innovazione. Quattro i Dipartimenti dell'Ente coinvolti, per un totale di sei progetti congiunti

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Si rafforza, anche in vista dell’avvio di 'Horizon 2020’, la collaborazione tra Cnr e Max Planck Gesellschaft, istituzione di ricerca tedesca con la quale l’Ente ha all’attivo, già dallo scorso anno, un accordo di cooperazione scientifica e tecnologica. Per il 2014, in particolare, è previsto lo sviluppo di progetti congiunti in linea con le priorità di ricerca definite a livello europeo.

Sei le proposte previste ad oggi. In particolare, il Dipartimento di scienze bio-agroalimentari (Disba) ha presentato due progetti di ricerca in collaborazione con il Max Planck Institute for Chemical Ecology di Jena. Il primo è focalizzato sull’analisi del ruolo delle molecole volatili emesse dagli alberi per segnalare la risposta a fattori biotici e abiotici; il secondo studia come 'controllare’ il percorso biochimico alla base della biosintesi dei principali composti organici volatili, utilizzando mutanti e piante transgeniche.

Ambiziosi anche i due progetti presentati dal Dipartimento scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente (Dta). Con uno si intendono studiare emissioni e depositi, in primo luogo di carbonio, in ecosistemi forestali mediante un approccio integrato che includa gli aspetti ecologici, biochimici e metabolici anche al fine di comprendere il turnover dei vari metaboliti nel sistema suolo-pianta atmosfera. Obiettivo dell'altro è monitorare il 'destino’ di sostanze organiche rappresentate dalla biomassa totale che entrano nella rete trofica nutrizionale come prodotti di degradazione dei microrganismi del suolo. Entrambi i progetti sono da confermare e prevedono la collaborazione scientifica del Max Planck Institute for Biogeochemistry di Jena.

La proposta del Dipartimento di ingegneria, Ict e tecnologia per l'energia e trasporti (Diitet) ha per oggetto ricerche sulla fusione termonucleare controllata e prosegue la già consolidata collaborazione con il Plasma Physics Institute (Ipp) del Max-Planck Society in Garching. Saranno in particolare coinvolti, tramite visite e soggiorni di ricercatori e dottorandi finalizzati alla partecipazione a campagne sperimentali presso gli esperimenti 'Elise’ e 'Aug' del Max Planck-Ipp con diagnostiche sviluppate presso i laboratori Cnr, gli Istituti del Cnr di fisica del plasma di Milano e di gas ionizzati di Padova.

Il Dipartimento di scienze fisiche e tecnologie della materia (Dsftm), infine, ha presentato una proposta congiunta con il Fritz Haber Institut del Max Planck di Berlino che mira a implementare un sistema di strumentazione per lo studio di molecole fredde e a un'integrazione nella facility dedicata ad atomi ultrafreddi, competenza esistente presso l’Istituto nazionale di ottica del Cnr.

“L’accordo siglato a Villa Vigoni nel 2013 dai presidenti del Cnr, Luigi Nicolais, e del Max Planck, Peter Gruss, ha dato prosecuzione alle collaborazioni scientifiche già in atto tra le due istituzioni, attivando nuove azioni di partenariato e delineando nuove sinergie per il prossimo Programma quadro per la ricerca e l’innovazione dell’Ue”, afferma Antonella Tajani dell’Ufficio relazioni europee e internazionali del Cnr, referente per l’Accordo. “Tutte le attività previste nelle proposte di ricerca sono, infatti, coerenti con gli obiettivi e la strategia di H2020”.

Antonella Guidi

Fonte: Antonella Tajani, Cnr- Ufficio Accordi e Relazioni Internazionali, tel. 06/49937402 , email antonella.tajani@cnr.it -

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