Si è svolta a Roma, nella sala convegni del Consiglio nazionale delle ricerche di piazzale Aldo Moro, la seconda edizione dell''Arduino Day', la convention organizzata dall'associazione Discienza sul microcontroller italiano per la robotica open hardware.
Arduino è una scheda elettronica basata sul microprocessore ATMega168/328 ed è nata nel 2005 per gli studenti del master biennale dell'Interaction design institute di Ivrea. Da strumento didattico per la robotica il progetto si è trasformato in un modello di business, basato sul paradigma innovativo dell'open hardware. Schemi, ingegnerizzazione e software di Arduino sono stati rilasciati in rete con una licenza Creative commons, chiamata Attribution share alike: chi vuole copiare Arduino può farlo liberamente, basta citare l'origine del progetto e condividere il risultato. L'idea ha avuto successo e ha dato vita a una community di utilizzatori creativi: hobbysti, inventori, studenti e ricercatori hanno trovato nel piccolo microcontroller italiano lo strumento adatto per sviluppare i più fantasiosi prototipi robotici.
"L'Arduino Day ha offerto un grande open space, che ha permesso agli sviluppatori di interagire", spiega Massimilano Caretti dell'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Istc) del Cnr, relatore al convegno "e una serie di microtalk, di quindici minuti ciascuno, in cui sono stati illustrati progetti di particolare rilevanza: dal satellite Unicube del gruppo di Astrodinamica dell'Università La Sapienza di Roma, al satellite a forma di lattina realizzato dagli studenti dell'Itis Fermi della Capitale, uno strumento che misura temperature, pressione, umidità e campo magnetico e verrà presto lanciato da un vettore dell'Esa. Dal pesce robotico realizzato dal Polytechnic Institute della New York University e utilizzato dall'Istituto per l'ambiente marino costiero (Iamc) del Cnr fino alle applicazioni del nostro istituto, che utilizzano Arduino nel Laboratory of Computational Embodied Neuroscience (Locen) per studiare come il cervello interagisce con il corpo e l'ambiente e per trasferire questa capacità ai robot umanoidi con muscoli artificiali".
Claudio Barchesi
Fonte: Massimiliano Caretti, Istituto di scienze e tecnologie della cognizione, Roma, tel. 39 06 44595271 , email massimiliano.caretti@istc.cnr.it -
Per saperne di più: Laboratorio Locen dell'Istc-Cnr - http://www.istc.cnr.it/group/loce