Focus: Terremoto

Con GeoSdi i dati sul terremoto arrivano dagli smartphone

geosdi
di Claudio Barchesi

Grazie a  questo sistema cartografico on line, ogni smartphone dotato di Gps e camera fotografica può diventare, in una situazione di emergenza qual è l'attuale sisma in Emilia,  un terminale in grado di inviare informazioni su crolli e danneggiamenti, per facilitare gli interventi. L'applicazione, realizzata in collaborazione con Google, diventerà uno spin-off del Cnr

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Gli eventi sismici che stanno succedendosi in Emilia sono la manifestazione di un fenomeno geologico complesso, che investe una vasta area territoriale e sembra destinato a protrarsi nel tempo. La scossa del 20 maggio, di magnitudo 5.9 (Richter), è stata avvertita in tutta l'ltalia settentrionale; quella del 29, di magnitudo 5.8, ha raggiunto addirittura l'Austria. Ma il movimento non riguarda solo le regioni del Nord: negli stessi giorni anche la Calabria, ha registrato segnali di attività sismica molto significativi.

In uno scenario così vasto e dinamico è importante seguire l'evoluzione dello sciame in tempo reale e progettare interventi immediati sul territorio. L'Istituto di metodologie per l'analisi ambientale (Imaa) del Cnr, che è centro di competenza della Protezione civile per il trattamento dei dati geospaziali, ha deciso, di aprire al pubblico il suo sistema informativo territoriale per coinvolgere i cittadini nell'acquisizione di dati e immagini sui luoghi colpiti.

"Ogni smartphone Android o iPhone presente nelle aree colpite, se dotato di Gps (Global positioning system) e camera fotografica, può trasformarsi in un terminale in grado di inviare immagini e dati con riferimenti spaziali e cronologici precisi" spiega Dimitri Dello Buono dell'Imaa-Cnr che dirige il team di 'GeoSdi'. "Crolli, danneggiamenti, situazioni di difficoltà, potranno così essere segnalati e diventare parte del sistema informativo in tempo reale".

Il team dell'Imaa-Cnr lavora da molti anni nello sviluppo di sistemi cartografici on-line con una precisa filosofia: tecnologie open source e realizzazione in house. "Non abbiamo una riga di codice proprietario", spiega Dello Buono. "'GeoSdi' ha sviluppato applicazioni fortemente innovative per sistemi Gis on-line ed è in procinto di trasformarsi in uno spin-off ".

Sul sito del progetto (www.geosdi.org) sono disponibili le informazioni e gli applicativi (in forma di Apps o Apk) da scaricare per poter effettuare i rilievi nelle aree del terremoto con il proprio smartphone. "Sarà sufficiente scattare una foto, compilare una breve scheda tecnica e inviare tutto al sistema. Le informazioni diventeranno parte dello scenario cartografico dell'area del sisma visibili a chiunque abbia accesso ad internet", aggiunge il ricercatore. "Il sito aperto al pubblico dall'Imaa-Cnr condivide il sistema informativo geografico Sitdpc della Protezione civile, il cui aggiornamento con i dati sismologici e logistici è fornito da Agea, Ingv, satelliti radar di Cosmo-Skymed e altri enti in real-time. Sarà quindi possibile visualizzare le segnalazioni dei cittadini, assieme ai dati sismici aggiornati, sui layer tipici della cartografia digitale: ortofoto, stradario, carte Igm, reti, modelli Dem, in una logica di navigazione analoga a quella delle applicazioni cartografiche on-line di Google".

Chi vuole collaborare a testare il sistema e conoscere i dati inerenti al sisma in Emilia può farlo utilizzando il geoportale pubblico: http://maps.geosdi.org/, (login: demo; password: demo). Per scaricare l'applicativo per gli smartphone android: http://www.geosdi.org/index.php/en/blog-en/item/utilizzo-di-geosdi-geopoints-per-le-segnalazioni-di-danno; per accedere alla pagina del blog e dei commenti: http://www.geosdi.org/index.php/it/blog/item/geosdi-per-il-sisma-in-emilia-romagna/.

Claudio Barchesi

Fonte: Dimitri Dello Buono, Istituto di metodologie per l'analisi ambientale, Tito Scalo, tel. 0971/427305 , email dimitri.dellobuono@cnr.it 

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