Vita Cnr

Bonificare conviene

Ciminiere
di Antonio Caporali

L'analisi costi-benefici di uno studio italo-inglese sui siti di Priolo e Gela illustra i vantaggi per ambiente, salute ed economia derivanti dal risanamento delle due aree industriali contaminate

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Gli interventi di bonifica dei siti inquinati di Priolo e Gela potrebbero rivelarsi vantaggiosi sia per l'ambiente sia per la salute pubblica. È il risultato di una ricerca dell'Istituto di fisiologia clinica (Ifc) del Cnr di Pisa e della London School of Hygiene and Tropical Medicine di Londra, pubblicata sulla rivista 'Environmental Health'.

Già nel 1998 le due aree furono dichiarate ad alto rischio per il consistente tasso di inquinamento e inserite nella lista dei primi 15 siti di interesse nazionale per le bonifiche (Sin), ma non si è ancora giunti a un'operazione di risanamento vera a propria. Con questo nuovo studio, i ricercatori Fabrizio Bianchi, Liliana Cori, John Cairns e Carla Guerriero hanno applicato modelli analitici per la quantificazione dei vantaggi economici che si avrebbero con gli interventi.

"L'analisi ha utilizzato un approccio denominato 'damage function', attribuendo a fattori ambientali i decessi e i ricoveri ospedalieri (per cause tumorali e non) risultati in eccesso rispetto a quanto osservato nei comuni limitrofi, sulla base dei dati pubblicati dall'Osservatorio epidemiologico della Regione Sicilia", spiega Fabrizio Bianchi dell'Ifc-Cnr. "Ulteriori analisi di sensibilità e probabilistiche hanno poi consentito di confermare la consistenza dei risultati ottenuti".

Lo studio ha calcolato che in media potrebbero essere evitati ogni anno 47 casi di morte prematura, 281 ricoveri ospedalieri per cancro e 2.702 per cause non tumorali.

Per stimare il valore monetario dei decessi e dei ricoveri i ricercatori hanno utilizzato due approcci diversi: il costo della malattia, che considera le spese sanitarie dirette, e la disponibilità di un individuo a pagare per ridurre il rischio di mortalità e morbosità 'willingness to pay'.

L'analisi ha portato a una stima di beneficio netta, che tiene conto dei costi stimati per le bonifiche e dei risparmi in cure e sofferenze, evitando i decessi e i ricoveri in eccesso. Finora per il risanamento dei siti di Priolo e Gela sono stati stanziati rispettivamente 774,5 e 127,4 milioni di euro, secondo la fonte del ministero dell'Ambiente.

"Assumendo che i benefici per la salute umana verranno osservati solo 20 anni dopo la bonifica e che dureranno 50 anni, un piano di bonifica sostenuto da finanziamenti superiori di 5 volte per il sito di Priolo e di 50 volte per Gela rispetto a quanto fino a oggi stanziato potrebbe portare a un risparmio potenziale, pari a 3.592 milioni di euro per Priolo e 6.639 milioni di euro per Gela", conclude Bianchi. "Pur non essendo monetizzabili il rischio e tanto meno il danno alla salute, le stime economiche e gli studi di epidemiologia ambientale possono rappresentare un supporto importante per la presa di decisioni sulle misure di prevenzione".