Vita Cnr

Alta quota, la ricerca prosegue

Catena Hymalaya
di Francesca Gorini

In occasione della conferenza mondiale Icimod-Unep ‘Green economy e sviluppo sostenibile delle montagne: opportunità e sfide in vista di Rio+20' svoltasi a Kathmandu, il Comitato EvK2Cnr ha rinnovato gli accordi con la Nepal academy of science and technology, finalizzati a proseguire l'importante attività di studio sulle montagne himalayane
 

Pubblicato il

i è appena conclusa la missione in Nepal del Comitato EvK2Cnr, la struttura che da oltre vent'anni svolge ricerca scientifica in alta quota, in una delle zone più belle e fragili del mondo: l'Himalaya. 

Due gli obiettivi raggiunti. Da un lato, la partecipazione alla conferenza internazionale ‘Green economy and sustainable mountain development', organizzata dall'International centre for integrated mountain development e dal ‘United nations environment programme' in vista della conferenza ‘Rio+20' di giugno 2012, appuntamento che dovrà sancire un nuovo impegno mondiale a favore dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile alla scadenza degli accordi di Kyoto. Dall'altro, il rinnovo dell'accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra il Consiglio nazionale delle ricerche e la Nepal academy of science and technology (Nast), finalizzato a proseguire l'attività di ricerca nell'area, compresa quella svolta nel Laboratorio osservatorio internazionale Piramide installato sull'Everest a oltre 5.500 metri di altitudine.

"Sono accordi cruciali, che in tutti questi anni ci hanno consentito di gestire, in collaborazione con il Nast, un Laboratorio diventato punto di riferimento per gruppi di ricerca italiani e internazionali", racconta Agostino Da Polenza, presidente di  ‘EvK2Cnr' e firmatario dell'accordo assieme a Surendra Raj Kafle, vice-chancellor del Nastl. "Dal 1997 a oggi abbiamo ospitato centinaia di ricercatori provenienti sia da Istituti Cnr sia da atenei e centri di ricerca di tutto il mondo, estendendo il raggio delle attività  a discipline che spaziano dallo studio dell'atmosfera alla glaciologia, dalla biodiversità animale e vegetale alle scienze antropologiche, e molto altro ancora".

L'incontro di Kathmandu ha visto coinvolti numerosi studiosi di livello internazionale, tra cui il  premio Nobel per la pace Rajendra Kumar Pachauri, presidente del Panel internazionale sul cambiamento climatico Ipcc. E' stato avviato un tavolo di discussione finalizzato a dare la giusta rilevanza alle problematiche sulle montagne nell'ambito del dibattito globale. "Si è discusso del ruolo delle montagne nel sistema delle economie sostenibili, dei problemi e delle sfide che riguardano oggi i territori di alta quota e della possibilità di creare uno sviluppo sostenibile in queste regioni", ha concluso Da Polenza. "Possibilità che possono però diventare reali solo se i governi mondiali inizieranno ad attribuire ai territori montuosi la giusta considerazione e il reale valore ambientale, economico e culturale".

Fonte: Francesca Steffanoni , Progetto Everest-K2-Cnr