Vita Cnr

L'Erc sostiene la 'frontiera'

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di F.G.

Ottocento milioni di euro per finanziare progetti sono stati messi a disposizione dallo European Research Council nell'ambito degli 'Starting grants' 2012. Quattro i progetti Cnr approvati

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536 progetti approvati su oltre 4.700 richieste, 220 istituzioni di ricerca europee coinvolte, un budget complessivo pari a 800 milioni di euro. Questi i dati degli 'Starting grants' 2012, progetti 'alla frontiera della conoscenza' che lo European Research Council finanzia con l'obiettivo di incoraggiare i talenti più promettenti e le migliori idee dei ricercatori di tutto il continente. Germania, Inghilterra, Francia e Italia le nazioni più premiate: quattro, in particolare, i progetti che vedono ricercatori Cnr quali 'principal investigators', tutti nell'ambito della tematica 'Physical sciences and engineering'.

Tre di questi rientrano nella sezione 'Fundamental constituents of matter'. 'Ultrafast dynamiciImaging of complex molecules' (Udyni) di Caterina Vozzi, dell'Istituto di fotonica e nanotecnologie (Ifn) del Cnr, riguarda la possibilità di visualizzare direttamente e in tempo reale molecole relativamente complesse durante trasformazioni strutturali. Utilizzando una tecnica di tomografia basata sull'uso di sorgenti laser con impulsi ultra-brevi si riescono a scattare delle 'fotografie', per esempio durante la vibrazione della molecola o il suo cambiamento di forma per via di una trasformazione chimica.

'Quantum simulation of two-dimensional fermionic systems' (QuFerm2D) di Giacomo Roati (nella foto) dell'Istituto nazionale di ottica (Ino) è invece un progetto di simulazione quantistica. L'obiettivo è riprodurre il comportamento di materiali superconduttori ad alta temperatura critica, utilizzando campioni di atomi ultrafreddi (in particolare, fermioni fortemente correlati tra loro), per verificare a livello sperimentale fenomeni descritti dalla fisica fondamentale.

Ancora in ambito quantistico, ma con prospettive applicative, il progetto 'Polariton condensates: from fundamental physics to quantum based devices' (Polaflow) di Daniele Sanvitto dell'Istituto Nanoscienze. Partendo dallo studio della superfluidità in condensati di Bose-Einstein di polaritoni - particelle che si formano sotto una forte interazione fra luce e materia e che mostrano questa proprietà anche a temperatura ambiente - l'obiettivo è realizzare dispositivi quali transistor e circuiti logici a base di fluidi polaritonici.

Rientra infine nella sezione 'Products and processes engineering' il progetto 'Next generation polymer nanofibers: from electrified jet to hybrid optoelectronics' (Nano-Jets) presentato da Dario Pisignano di Nano-Cnr di Lecce.

"Sono estremamente contenta della ricchezza di idee e creatività emerse, e dell'ulteriore incremento di partecipazione", ha commentato la presidente di Erc, Helga Nowotny. "L'Europa non deve perdere l'occasione di capitalizzare i propri talenti".

Fonte: Caterina Vozzi , Istituto di fotonica e nanotecnologie, Milano, tel. 02/23996085, email caterina.vozzi@ifn.cnr.it