Due anni fa più di cento ricercatori si sono riuniti sulle colline lucchesi per impostare le attività dell'Istituto nanoscienze (Nano), la nuova struttura del Cnr dedicata al settore delle nanotecnologie, che nasceva in quei giorni riunendo Nest (National Enterprise for nanoScience and nanoTechnology) di Pisa, Nnl di Lecce, S3 di Modena. Ora Cnr-Nano raccoglie i primi risultati dell'attività nel suo 'Report scientifico'.
La pubblicazione, ricca di immagini, dati e di una selezione delle ricerche più innovative, è un'occasione per mostrare alla comunità scientifica italiana e internazionale la varietà e le competenze che caratterizzano l'Istituto.
"Le attività di ricerca di CnrNano coprono uno spettro ampio che va dalla comprensione dei fenomeni fisici alla nanoscala fino alla loro applicazione in tecnologie innovative, come dispositivi per l'elettronica, sensori per la medicina, materiali innovativi per l'energetica e la meccanica", afferma il direttore Lucia Sorba. "Alla scala dei nanometri gli steccati tra discipline cadono: le nanoscienze infatti implicano una convergenza tra fisica, chimica, biologia e ingegneria".
Nei laboratori di CnrNano sono impegnati circa 120 ricercatori provenienti da discipline diverse e da laboratori internazionali, tra cui una cinquantina di studenti di dottorato e di post-dottorato.
A testimoniare la varietà dei contributi di scienziati che si sono formati in discipline diverse e la combinazione tra esperimento e simulazioni teoriche la sezione 'highlights' del Report, che raccoglie una selezione delle ricerche più innovative svolte dagli studi sul grafene, a quelli sulle celle solari a base di materiali plastici, dalla nanobioelettronica, fino a ricerche che prendono spunto dai meccanismi biologici".
"I risultati del primo biennio sono frutto della sinergia fra tre laboratori eccellenti con l'obiettivo di costituire un punto di riferimento per la ricerca e l'innovazione tecnologica", conclude il direttore. "Le competenze dei nostri ricercatori, unite alle infrastrutture di ricerca ad alto contenuto tecnologico e alla rete di collaborazioni europee e internazionali hanno generato risultati di qualità e costituiscono una 'massa critica' che permette a CnrNano di proseguire la sua attività nel quadro del futuro programma Horizon2020".
Fonte: Lucia Sorba, Istituto Nanoscienze, tel. 050/509118