Focus: La favola della scienza

La scarpa di Cenerentola diventa realtà

scarpe
di Manuela Faella

Grazie a EuroShoE, il progetto europeo per la realizzazione di calzature hi-tech su misura. Lo coordina dal 2004 l'Istituto di tecnologie industriali e automazione del Cnr di Milano, che negli anni ha perfezionato e arricchito i risultati raggiunti

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Nella favola di Cenerentola, la protagonista viene identificata grazie alla scarpa persa durante il ballo: una calzatura che si adattava perfettamente solo al suo piede. Proprio come le scarpe su misura realizzate presso l'Istituto di tecnologie industriali e automazione (Itia) del Cnr di Milano.

"Il Progetto europeo 'EuroShoE', partito nel 2004 e coordinato dal nuovo Istituto ha già creato, nel laboratorio di Vigevano, una collezione di scarpe", dichiarava l'allora direttore dell'Itia Francesco Jovane, aggiungendo che "in questo prototipo del calzaturificio del futuro, dove l'hi-tech va a braccetto con la perizia artigianale, è stato messo a punto un sofisticato sistema costituito da macchine che rilevano ed elaborano l'immagine digitale del piede, adattandogli il design del modello e tagliando e assemblando poi tutte le componenti della manifattura".

Da allora 'EuroShoE' si è evoluto. "A esso ha fatto seguito, nell'ambito del VI Programma quadro, il progetto europeo 'Cec made Shoe', che ha visto la partecipazione di 54 partner di 16 stati europei e che ha affrontato anche lo sviluppo di tecnologie per il design, la gestione della filiera e la innovazione di prodotto", dichiara Emanuele Carpanzano dell'Itia-Cnr, responsabile della struttura, presidente del consorzio Synesis e coordinatore della Piattaforma tecnologica europea calzaturiera.

"Oggi nell'ambito del VII programma quadro", continua il ricercatore, "sono attivi una decina di progetti europei nel settore delle calzature, che sfruttano le tecnologie sviluppate in precedenza per cogliere nuove opportunità di mercato e rispondere a specifiche esigenze dei consumatori in termini di prestazioni, salubrità e sostenibilità dei prodotti finali. Stiamo quindi mettendo a punto, in partnership con istituti e imprese di riferimento a livello internazionale, applicazioni nei settori del lavoro, dello sport, della salute, con riferimento a categorie di consumatori mirati quali anziani, obesi, diabetici e disabili.

Il laboratorio di Vigevano, che ospita un impianto pilota per la produzione di prototipi, campioni e piccole serie, è ancora oggi il centro propulsore di tale attività e si è strutturato per fornire servizi alle imprese, supportandole negli interventi su processi e prodotti e nell'avvio di start up. L'Itia-Cnr opera su innovazioni di processo e di prodotto nell'ambito di attività di ricerca, mentre del trasferimento tecnologico si occupa il consorzio Synesis partecipato dal Cnr, anch'esso con sede a Vigevano.

"Nel 2006 è nata inoltre la Piattaforma tecnologica europea calzaturiera, che in stretta collaborazione con la Commissione europea e con i principali attori internazionali della ricerca e dell'industria del settore, contribuisce a definire le priorità e a lanciare programmi di interesse ", conclude Carpanzano.

Manuela Faella

Fonte: Emanuele Carpanzano , Istituto di tecnologie industriali e automazione, Milano, tel. 02/23699995, email emanuele.carpanzano@itia.cnr.it

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