Se le tenebre dell'anestesia spaventano
Per raccontare questo timore, diffuso molto più di quanto si immagini, e spiegare come superarlo, è stato realizzato il cortometraggio “Paura del buio”. Proiettato in anteprima alla Festa del cinema di Roma, è disponibile dal 31 ottobre sul sito www.adocchiaperti.msdsalute.it
Una delle paure diffuse in ambito medico è quella dell'anestesia, tanti sono infatti le persone che temono di non risvegliasi dopo essere state addormentati per un intervento. Secondo uno studio condotto su 400 pazienti adulti pubblicato sul Journal of Anesthesia l'anestesia generale è il sonno dal quale il 63% dei pazienti teme di non svegliarsi e sul quale tutti (95,5%), anche chi non teme di morire, vorrebbe essere informato e rassicurato dal proprio anestesista rianimatore. Anche se la morte a causa dell'anestesia generale si stima che sia pari a circa 1 su 150.000 pazienti (0.0007%).
È importante quindi informare chi ha questo timore sulla sicurezza delle procedure anestesiologiche. Con questa finalità è nato il cortometraggio “Paura del buio”, voluto da Msd Italia nell'ambito del progetto educazionale “Oltre il buio”, realizzato con il patrocinio della Società italiana di anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva Siaarti.
Presentato in anteprima il 19 ottobre alla Festa del cinema di Roma, il film va in onda poi il 30 ottobre su Paramount Network-canale 27 del digitale terrestre, sui canali 27 di Tivùsat e 158 di Sky, per poi essere visibile dal 31 ottobre sul sito www.adocchiaperti.msdsalute.it.
Al centro della storia c'è Eleonora, mamma e medico anestesista-rianimatore che rientra a casa molto stanca dopo una lunga giornata di lavoro. Qui l'aspetta, oltre al compagno, la figlia, una bambina terrorizzata dal buio e dalle creature misteriose che lo popolano. Quando la piccola chiede alla mamma di non lasciarla sola, lei decide di dare a sua figlia gli strumenti per superare la sua paura, utilizzando le stesse modalità di cui si serve con i pazienti in ospedale: ascoltandone i bisogni e i dubbi, rassicurandoli e comunicando con chiarezza quanto è necessario per superare i timori dell'anestesia. Madre e figlia, quindi, escono di notte per incontrare i mostri che spaventano la piccola, che sono in realtà semplici sagome e ombre di oggetti comuni e noti. A questo punto, montano una tenda in giardino e la bimba si addormenta, affrontando il buio e il sonno senza più paure, consapevole che i mostri non esistono.
A proposito del corto Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato di Msd Italia dice: “Abbiamo scelto il linguaggio metaforico del cinema per raccontare una paura molto concreta, che si può e si deve superare, perché oggi le procedure anestesiologiche sono sicure e controllate. Questo timore, già molto diffuso, è stato ulteriormente amplificato dalla paura generata dalla pandemia. Anche ora, nonostante gli ospedali abbiano attuato protocolli e percorsi efficaci nel gestire i pazienti in sicurezza, sono ancora molte le persone che scelgono di rimandare gli interventi chirurgici e la diagnostica, con effetti preoccupanti, di cui ci renderemo davvero conto solo tra qualche anno. Per superare la paura c'è solo una strada: parlare con il proprio medico, chiedergli consiglio e ricevere da lei o da lui tutte le informazioni necessarie a decidere con serenità. L'obiettivo del cortometraggio è proprio questo: incentivare il dialogo con gli anestesisti-rianimatori che prima, durante e oltre la pandemia hanno continuato ad assistere, informare e vigilare sui loro pazienti con dedizione e spirito di servizio”.
Titolo: Paura del buio
Regia: Mattia Lunardi
Cast: Eleonora Giovanardi, Marika Ivanytska, Giacomo Valdameri
Produzione: Brandon Box