Serve una nuova rivoluzione verde
Dopo la trasformazione da familiare a intensiva, ora l’agricoltura deve diventare sostenibile, come ricorda il direttore del Dipartimento di scienze bio-agroalimentari del Cnr
Negli anni ’50 l’agricoltura si trasformò da familiare a intensiva. In molte regioni del mondo cambiò il modo di coltivare la terra: la produzione aumentò in seguito a investimenti e all’avanzamento nella ricerca agricola e tecnologica dando vita alla cosiddetta 'rivoluzione verde’.
“In mezzo secolo, la rivoluzione verde ha cambiato il modo di coltivare la terra, favorendo raccolti abbondanti e contribuendo a migliorare le condizioni di vita di molte popolazioni”, spiega Francesco Loreto, direttore del Dipartimento di scienze bio-agroalimentari (Disba) del Cnr. “Il sistema tuttavia si è rivelato nel tempo 'instabile’ e non privo di effetti negativi: lo sfruttamento eccessivo, l’uso irrazionale delle risorse naturali e l’impiego di fertilizzanti e pesticidi hanno creato forti squilibri e generato nuove fonti di inquinamento con gravi ripercussioni sugli ecosistemi“.
I metodi del passato fanno ora largo a soluzioni innovative e sostenibili adatte ad affrontare adeguatamente le sfide del futuro. “L’agricoltura del terzo millennio deve contribuire a far fronte ai grandi temi ambientali come la scarsità di acqua ed energia, l’impoverimento del suolo, la riduzione dell’agrobiodiversità e della diversità biologica in generale”, prosegue Loreto.
La grande sfida del futuro impone una seconda rivoluzione verde, moderna e attenta ai temi sociali e ambientali. “Bisognerà aumentare o mantenere la produttività agricola in maniera sostenibile, riducendo l’uso delle risorse ambientali ed energetiche, considerando anche che le stime FAO (rapporto Safe and Grow 2011) parlano di una popolazione mondiale che potrebbe superare i nove miliardi nel 2050, con un forte incremento della domanda alimentare e una produzione agricola che dovrebbe aumentare almeno del 50% per garantire cibo sufficiente alla popolazione del pianeta”, conclude il direttore del Disba-Cnr.
Per discutere di queste tematiche, e celebrare la Giornata mondiale dell’alimentazione, e i 90 anni del Cnr, il Disba-Cnr ha organizzato la conferenza 'Un solo pianeta. Verso una nuova rivoluzione verde per garantire la sicurezza alimentare preservando le risorse del pianeta’, che si svolgerà il 24 ottobre prossimo a Roma, Aula Convegni Cnr. Nel corso dell’evento alcuni dei principali attori del settore, dalla ricerca ai policy maker, dalla produttività alla cooperazione, si confronteranno per illustrare e condividere nuove soluzioni per la sfida agroalimentare in Italia e nel mondo.
Fonte: Francesco Loreto, Loreto Dipartimento di scienze bio-agroalimentari del Cnr, tel. 06/49937802 , email direttore.disba@cnr.it -