Saggi

Alberoni, la tv e il boom economico

alberoni
di U. S.

Il primo titolo della nuova collana di Armando Editore 'I classici della comunicazione', diretta da Gianpiero Gamaleri e Mario Morcellini, è un saggio del sociologo su 'Pubblicità, televisione e società nell'Italia del miracolo economico'. Il testo, pur essendo stato scritto negli anni '60, è una chiave di lettura ancora attuale

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Il primo titolo della nuova collana di Armando Editore dedicata a 'I classici della comunicazione', diretta da Gianpiero Gamaleri e Mario Morcellini, è un saggio del sociologo Francesco Alberoni: 'Pubblicità, televisione e società nell'Italia del miracolo economico'. Il testo, pur essendo stato scritto negli anni '60, è ancora oggi attuale, offrendo una chiave di lettura per un presente quanto mai problematico. In quegli anni si sentiva la società 'crescere' sensibilmente, sulla spinta di una solidarietà sociale che Alberoni documenta con precisione.

Il libro investiga le rapide mutazioni avvenute in Italia nel dopoguerra e in particolare l'influenza della radio, della televisione e della pubblicità come componenti di quello che abbiamo chiamato 'miracolo economico'. Durante la ricostruzione, a cavallo degli anni '50 e '60, le nostre città, ancora ferite dalla guerra, ricominciarono a crescere a vista d'occhio, l'Autostrada del Sole unì in pochi anni il Nord al Sud, gli spettatori cinematografici raggiunsero la cifra di 800 milioni all'anno, cominciò l'avventura della scuola media unica, la radio e la televisione favorirono l'unità linguistica e culturale del Paese. Insomma, si realizzava quel rilancio economico, civile ed etico, quella spinta al progresso di cui oggi si avverte drammaticamente la mancanza.

Scrivendo allora per le Edizioni Eri il saggio 'Presenza della tv in Italia', l'autore analizzava anche l'influenza politica che la televisione cominciava a esercitare nella vita del Paese. Partendo dagli indici di correlazione tra numero di abbonati alla Rai-tv e i voti delle elezioni del 1959 e del 1963, Alberoni spiega che il potere esercitato dal partito politico di maggioranza relativa - la Democrazia cristiana - al vertice di un potente mezzo di comunicazione come la televisione pubblica non trovava necessariamente riscontro nelle espressioni di voto degli elettori. Al contrario - conclude l'autore - non basta il controllo dei mezzi per condizionare i risultati, ma occorre esercitare una mediazione politico-culturale ben più complessa. Un'analisi tuttora valida.

Un altro grande capitolo della storia sociale della televisione riguarda gli effetti sull'unità linguistica e culturale dell'Italia. Fin dal suo nascere, nel 1954, si era valorizzata la dimensione pedagogico-educativa del mezzo televisivo. L'iniziativa più emblematica e significativa fu 'Telescuola', cui seguirono altre altre iniziative: nel 1960 prende il via 'Non è mai troppo tardi', condotto dal maestro Alberto Manzi, con lo scopo di educare alle più elementari nozioni scolastiche un pubblico con un alta percentuale di analfabeti. Ci furono 12.000 corsi e 150.000 allievi.

 

U.S.

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titolo: Pubblicità, televisione e società nell’Italia del miracolo economico
categoria: Saggi
autore/i: Alberoni Francesco
editore: Armando
pagine: 128
prezzo: € 10.00