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Togo: il Cnr fa ricerca 'sociale'

Mappa di Togo
di Francesca Gorini

L'Istituto di metodologie e analisi ambientali di Potenza ha svolto una campagna di esplorazione del sottosuolo di uno degli stati africani più colpiti dalla mancanza di risorse idriche. Lo studio, condotto in collaborazione con un'associazione no-profit, ha consentito l'accesso della comunità di Kevè all'acqua potabile

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Nell''International Year for Water Cooperation' (Anno internazionale della cooperazione nel settore idrico), indetto dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e coordinato dall'Unesco per il 2013, l'Istituto di metodologie e analisi ambientali (Imaa) del Cnr di Potenza ha avviato una ricerca finalizzata a individuare falde idriche in ambienti estremi attraverso nuove tecnologie di esplorazione geofisica del sottosuolo. Una prima esperienza 'sul campo' si è svolta nello stato di Togo, uno dei paesi africani maggiormente colpiti dalla mancanza di risorse idriche, dove, in collaborazione con l'associazione no-profit 'Il pozzo della farfalla', è stata realizzata una campagna di misure geofisiche per ricerche d'acqua del sottosuolo, orientate alla costruzione di un pozzo per il rifornimento in zone rurali.

"Un recente studio del British Geological Survey indica che le risorse d'acqua nel continente africano sono maggiori di quelle attualmente stimate e che è possibile avviare programmi per realizzare nuovi e più moderni sistemi di captazione idrica", spiega Sabatino Piscitelli dell'Imaa-Cnr. "Per questo abbiamo deciso di mettere a disposizione le competenze e le tecnologie di cui l'Istituto dispone per l'investigazione del sottosuolo. In particolare, abbiamo fornito una caratterizzazione litostratigrafica del sottosuolo e una serie di informazioni fondamentali per la costruzione di un pozzo, quali ad esempio l'individuazione della falda acquifera, la determinazione della sua profondità e la presenza o meno di bedrock cristallino, cioè di rocce ignee/metamorfiche che possono ostacolarne o impedirne la realizzazione".

La spedizione, che per Imaa-Cnr ha coinvolto anche Jessica Bellanova, Giuseppe Calamita e Gerardo Romano, è iniziata nell'agosto 2012: attraverso tomografie di resistività elettrica (Ert), condotte con lunghezza variabile da 100 a 500 metri e profondità comprese tra 15 e 80 metri, si sono individuati i siti idonei, fornendo informazioni preziose ai volontari dell'associazione, che nel gennaio 2013 hanno terminato con successo la costruzione di un nuovo pozzo. È stato così possibile dare accesso all'acqua potabile alla comunità di Kevè, un piccolo villaggio del Togo situato a circa 50 km a nord-ovest della capitale Lomé.

Fonte: Sabatino Piscitelli, Istituto di metodologie per l'analisi ambientale, Tito Scalo, tel. 0971/427239 , email sabatino.piscitelli@imaa.cnr.it -

Per saperne di più: - http://www.ilpozzodellafarfalla.com