Verso il Web del futuro
Migliorare le potenzialità della rete è uno degli scopi del World Wide Web Consortium (W3C), l'authority che stabilisce gli standard delle tecnologie online. L'ufficio italiano è diretto da Oreste Signore del Cnr
Tim Berners-Lee, l'uomo che ha inventato il web, non pensava certo, sul finire di quei lontani anni '80, che la sua idea avrebbe avuto un successo così straordinario. Voleva solo creare un modo efficiente per scambiare informazioni e dati tra i tanti ricercatori impegnati nei diversi esperimenti del Cern di Ginevra. La sua invenzione, nella accezione iniziale, aveva finalità di carattere sociale più che commerciali.
L'incredibile successo del world wide web ha cambiato il nostro modo di vivere e oggi, che siamo tutti 'interconnessi' nell'epoca del 'social' o 2.0, con il dilagare dei dispositivi di accesso alla rete, può sembrare che quell'idea iniziale di profonda interrelazione tra gli utenti sia stata compiutamente realizzata. La tecnologia, tuttavia, continua a proporre nuove possibilità agli sviluppatori di applicazioni: il web del futuro sarà ancor più pervasivo e potente.
Migliorarne le potenzialità è uno degli scopi del World Wide Web Consortium (W3C), l'authority fondata dallo stesso Tim Berners-Lee, che cerca di coordinare lo sforzo scientifico di industrie ed enti di ricerca di tutto il mondo e definire standard comuni. Il Consiglio nazionale delle ricerche ne è membro dal 1995 e, dal 1999, ne ospita l'ufficio italiano, diretto da Oreste Signore dell'Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione (Isti).
"Il W3C è attualmente impegnato nello sviluppo del progetto 'Open web platform'", spiega Signore, cioè un insieme di tecnologie interoperabili che consentano l'accesso al web a chiunque, in qualunque modo, con qualsiasi dispositivo. Si vuole rendere il www una piattaforma unificante per giochi, intrattenimento digitale, integrazione di dati, accesso da dispositivi mobili, distribuzione del software, applicazioni mediche e quant'altro. In altri termini, per tutte le applicazioni Ict, e per tutti i dispositivi".
Altro progetto del W3C, che impegna ormai da circa dieci anni la comunità di informatici e teorici, è la realizzazione del 'Semantic web', che prevede di estendere le funzionalità della rete per utilizzare al meglio le informazioni esistenti e permettere alle macchine sui metadati, al fine di migliorare le ricerche.
"In questi settori il Cnr è coinvolto in maniera rilevante con i suoi ricercatori e tecnici", conclude il ricercatore dell'Isti "Il web, una delle innovazioni che più hanno cambiato la nostra vita negli ultimi anni, è nato sulla base di forti convincimenti umani e sociali, ma rimane un''invenzione' puramente tecnologica, nata in un ambiente di ricerca di punta, che poneva sfide di altissimo livello. È quindi opportuno tener presente la ricerca di base come un motore di innovazione. La tecnologia non è una sottocategoria della ricerca, ma una parte essenziale della crescita della conoscenza".
Vittoria Ruggiero
Fonte: Oreste Signore, Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione "Alessandro Faedo", Pisa, tel. 050/3152995 , email oreste.signore@cnr.it -