Saggi

La gelosia annega nella società liquida

gelosia
di Marco Ferrazzoli

Questo sentimento viene analizzato da Sergio Benvenuto, psicoterapeuta del Cnr, in un saggio che evidenzia come l'evoluzione storica e sociale incidano nei nostri atteggiamenti. Dal delitto d'onore alla fragilità della coppia

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«La società moderna è animata da tempo da un colossale progetto di apertura», per questo «da decenni la gelosia in Occidente è caduta alquanto in disgrazia», scrive Sergio Benvenuto nel suo recente saggio dedicato a questo sentimento. Psicoanalista dell'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione, l'autore si avventura da tempo e con successo in un percorso delle scienze della mente particolarmente impervio: se già la psicologia ancora fatica a farsi riconoscere come disciplina compiutamente scientifica, infatti, quando il suo oggetto di studio sono le mutevoli pulsioni che con la testa attraversano cuore e pancia, è sempre in agguato il rischio di scivolare nelle chiacchiere, nello psicologismo da bar (o, peggio, da televisione).

Benvenuto lo elude abilmente, ancorando le sue osservazioni ad alcuni dati e aspetti molto concreti: la dinamica dei comportamenti individuali e sociali e l'evoluzione degli stessi sul piano culturale. In quest'ottica, il comportamento geloso diviene una cartina di tornasole indicativa dei valori che fanno da cornice e da motore degli atteggiamenti individuali e collettivi. Come si accennava, quindi, la liquidità sociale (che altri chiamerebbero ‘relativismo') incide nella svalutazione della gelosia poiché corrode la coesione, innanzitutto quella di coppia, che ne costituisce il presupposto.

«La fragilità della coppia moderna», spiega l'autore, è dovuta al fatto che «la modernità accarezza l'ambizioso progetto di unire amor passione e amore coniugale». In questa sorta di tentata eternazione dell'innamoramento adolescenziale, il rischio o la soluzione della rottura del rapporto sono sempre disponibili e dunque la possessività invidiosa che chiamiamo gelosia «non gode di buona stampa», soprattutto quella maschile, considerando anche che «le gerarchie sono sempre meno nette e rigide». La nostra società è insomma cambiata, profondamente e molto rapidamente, dall'epoca tutto sommato recente in cui l'attenuante della gelosia era valutata con grande considerazione nei cosiddetti ‘delitti d'onore'. Ci sarebbe però da chiedersi quanto, nel profondo della psiche, le stimmate della sofferenza non restino ugualmente impresse.

Il libro - tra l'altro - tratta poi della gelosia dal punto di vista fenomenologico, ne analizza la relazione con altre pulsioni (a partire appunto dall'invidia, con la quale si confonde spesso), nonché gli aspetti linguistici non meno interessati. Per riflettere tra l'altro su come la riprovazione sociale si posi, oltre che sul fedifrago (soprattutto se donna), anche sul tradito: in Giappone, per esempio, un tempo l'adultera veniva crocifissa ma il marito che non la denunciava era anch'egli soggetto a pesanti sanzioni. Oppure su come il lessico assegni al tradito appellativi dai significati etimologicamente opposti alla vergogna con cui lo si vuol connotare, un classico caso di metalepsi, cioè di definizione per paradosso.

 

Marco Ferrazzoli

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titolo: La gelosia
categoria: Specialistica
autore/i: Benvenuto Sergio
editore: Il Mulino
pagine: 135
prezzo: € 9.80