Attualmente il controllo viene effettuato con un microscopio ottico che riconosce e conta le singole cellule delle alghe presenti in una determinata zona di acqua: questo metodo, però, richiede tempi più lunghi.
Il software del nuovo sistema di riconoscimento automatico dell'alga seleziona, tra tutti gli oggetti dello sfondo, solo i microorganismi tossici, in base al contorno e ad altri tratti particolari ed è pronto a sostituire l'attuale monitoraggio delle acque costiere.“L'automatizzazione del conteggio delle alghe permette di allertare la popolazione con l'anticipo necessario per evitare problemi di salute”, dichiara Massimo Vassalli dell'Ibaf-Cnr, uno dei ricercatori che ha curato la validazione del sistema su scala nazionale. “Un'idea che si è trasformata in un prodotto tecnologico, superando sia la parte di ingegnerizzazione sia la valutazione sul campo”.