Saggi

Leggi razziali: la connivenza accademica e scientifica

fascismo
di Marco Ferrazzoli

Il libro di Giorgio Israel 'Il fascismo e la razza' denuncia, con gli errori e gli orrori delle leggi razziali, la loro accettazione da parte del mondo accademico e scientifico, che anzi ne approfittò per convenienze personali e che collaborò alla elaborazione delle teorie antisemite. Il libro colma un vuoto storiografico su questo tema, sottovaluto anche dall'antifascismo

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Il libro di Giorgio Israel ‘Il fascismo e la razza' assolve a un duplice compito, importante quanto non facile. Innanzitutto, denunciare gli errori e gli orrori che hanno determinato l'emanazione e l'applicazione delle leggi razziali, nonché la loro accettazione da parte di un ambiente, quello accademico e scientifico, che per il suo status culturale avrebbe dovuto esserne il primo oppositore. Inoltre, il libro colma un vuoto imbarazzante a livello storiografico che è l'interfaccia dell'atteggiamento condiscendente e connivente appena descritto: il silenzio su questo tema durò fino agli anni '60 del secolo scorso, quando fu rotto dalla ‘Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo' di Renzo De Felice, opera pertanto meritoria ma che non approfondì in modo sistematico l'aspetto dell'adesione intellettuale all'antisemitismo.

La ricerca e l'università, sotto il regime, non solo per la stragrande maggioranza non si opposero alla discriminazione degli ebrei, prima, né poi alla persecuzione, ma anzi ne approfittarono in modo indegno per mere convenienze personali. Come Israel evidenzia, gli ebrei erano rappresentati in misura cospicua nel comparto scientifico e dell'insegnamento e il loro allontanamento ‘liberò' molti posti ambiti.

Tanti scienziati e studiosi, poi, collaborarono in modo fattivo alla elaborazione delle teorie di supporto all'infame politica persecutoria, al punto di dividersi in due fazioni: una sostenitrice del razzismo ‘biologico' e l'altra di quello ‘spirituale'. Tanta meschinità e viltà che fecero riscontro al cinismo con cui l'antisemitismo fu utilizzato, a livello politico, per ‘risvegliare' un'Italia che secondo Mussolini si era ‘imborghesita'. Il saggio addita lucidamente anche quest'assurda spregiudicatezza.

Ma la coraggiosa operazione di Israel non si arresta qui e tocca anche lo scottante tema della sottovalutazione di queste problematiche operata dall'antifascismo, che al mondo intellettuale attinse abbondantemente, stabilendo così una rete di coperture che servirono a occultare le responsabilità di molti.

Il volume illustra il tema in modo insieme appassionato e molto minuzioso, com'è consuetudine nella collana della ‘Biblioteca storica' del Mulino, in oltre 400 pagine che la prosa accattivante dell'autore riesce a far scorrere con grande velocità.

Marco Ferrazzoli

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titolo: Il fascismo e la razza
categoria: Saggi
autore/i: Israel Giorgio
editore: Il Mulino
pagine: 443
prezzo: € 29.00

  

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