Si è tenuto a Roma 'La diffusione della cultura tecnico-scientifica in Europa. Modelli, reti, prospettive', un convegno organizzato dalla Fondazione Luigi Micheletti, dal Dipartimento di scienze umane e sociali e patrimonio culturale (Dsu) del Cnr e dall'Istituto Luigi Sturzo, con la collaborazione della European Museum Academy, della Fondazione Rosselli e del Museo dell'industria e del lavoro.
Muovendo dall'analisi degli obbiettivi previsti da Horizon 2020, il programma quadro di ricerca e innovazione 2014-2020 che stanzierà 80 miliardi di euro per i paesi Ue, si sono affrontate tematiche inerenti alla comunicazione di questo settore in ambito museale, universitario e scolastico. Il ministro Francesco Profumo ha ricordato che "puntare sulla ricerca oggi, proprio in un momento nel quale affrontiamo una difficile situazione economica e finanziaria, significa non avere paura di guardare al futuro, ragionare in termini di lungo periodo, per riuscire a realizzare una nuova era di prosperità e di crescita". I relatori hanno poi posto l'attenzione sul contributo che può essere offerto alla divulgazione scientifica da istituzioni, quali i musei tecnico-scientifici e dell'industria e i Science Centre.
La sessione pomeridiana dei lavori, alla quale ha partecipato anche Antonia Pasqua Recchia del ministero per i Beni e le attività culturali, è stata presieduta da Riccardo Pozzo, direttore del Dsu-Cnr, che ha sottolineato la funzione di raccordo con Miur e Mibac del Dipartimento.
"Il Dipartimento elabora iniziative per promuovere e diffondere le conoscenze scientifiche avvicinando i giovani e favorendo lo sviluppo di una coscienza critica che miri all'oggettività della conoscenza", ha sottolineato Pozzo. "Lo sviluppo culturale e civile di un Paese si misura dal livello generale di produzione e diffusione delle sue conoscenze scientifiche".
Fonte: Riccardo Pozzo, Dipartimento di scienze umane e sociali e patrimonio culturale del Cnr, Roma, tel. 06/49932657 , email direttore.dsu@cnr.it