RemoTouch, un tocco a distanza
di Rosanna DassistiSviluppata dall'ateneo di Siena in collaborazione con l'università di Tokio una tecnologia che consente di registrare l'esperienza tattile e riviverla nel tempo
Toccare a distanza e registrare l'esperienza tattile per poterla rivivere nel tempo. E' quanto assicura 'RemoTouch', una tecnologia innovativa sviluppata dal dipartimento di Ingegneria dell'informazione dell'università di Siena ,in collaborazione con la Tokyo University. RemoTouch è uno dei primi esempi di esperienza tattile remota ottenuta con dispositivi semplici, portatili e a basso costo. Alcuni esempi di utilizzo? Una mamma può toccare il suo bambino con un guanto sensorizzato e trasmettere le informazioni tattili al compagno, che attraverso un guanto 'attuato' riesce a percepire, in tempo reale, la stessa esperienza sensoriale. Oppure, nelle comunicazioni commerciali, dare la possibilità di provare a distanza la consistenza di un cuscino o di un divano. O ancora, in ambito medico, si potrebbe registrare l'esperienza tattile di un paziente che esegue un esercizio di riabilitazione per consentire al medico curante o al fisioterapista la verifica delle prestazioni. Il tatto è l'unico senso che ha recettori sparsi su tutto il corpo: senza questo feedback sarebbe molto difficile eseguire compiti semplici come afferrare una penna e non potremmo accorgerci di situazioni di contatto con fonti di pericolo. "Negli ultimi anni", spiega Domenico Prattichizzo, coordinatore del progetto, "abbiamo assistito a un grande sviluppo e diffusione dei dispositivi elettronici volti alla remotizzazione dell'udito e della vista. La loro capillare diffusione ha consentito un notevole abbattimento dei costi e delle dimensioni, a beneficio della portabilità. RemoTouch è uno dei primi esempi in tale direzione sul piano tattile. RemoTouch è uno dei 265 progetti innovativi e meritevoli selezionati per 'Expo Shangai 2010, nell'ambito dell'iniziativa 'Italia degli innovatori' promossa dal ministro per la Pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta, e dal commissario generale del Governo per l'Expo 2010, Beniamino Quinteri.