Università ed Enti

L'Italia del farmaco gode ottima salute

medicinali
di Marina Landolfi

l settore farmaceutico del nostro Paese è al primo posto in Europa per la produzione, superando i 31 miliardi di euro di fatturato. Una leadership dovuta al boom dell'export, che oggi raggiunge circa 25 miliardi

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Nel corso della recente Assemblea pubblica di Farmindustria, che quest'anno celebra 40 anni di attività, il presidente Massimo Scaccabarozzi ha illustrato il successo nel settore raggiunto dall'Italia nel 2017: il nostro Paese è risultato il primo produttore farmaceutico dell'Unione europea, sorpassando la Germania con una produzione di 31,2 miliardi di euro contro i 30 dei tedeschi, con un boom dell'export che sfiora i 25 miliardi. “Siamo i primi in Europa per produzione farmaceutica, grazie al vero e proprio traino dell'export“, afferma Scaccabarozzi. “Un successo made in Italy che dimostra la qualità del nostro sistema Paese e che ha ricadute importanti: maggiore occupazione, soprattutto per i giovani; più investimenti che creano valore sul territorio; sinergie con l'indotto e le Università; sviluppo degli studi clinici che fanno crescere la qualità delle cure e portano al Servizio sanitario nazionale importanti risorse”.

settore farmaceutico

Le vendite all'estero, cresciute del 77% dal 2010 al 2017 con circa tre miliardi di euro di investimento annuale per ricerca e impianti produttivi, hanno trainato il comparto al terzo posto in Italia tra i settori manifatturieri impegnati in R&S. La ricerca ha portato alla nascita di nuovi farmaci e terapie con impatto positivo sulle persone: dal 1978 a oggi è migliorata la qualità della vita degli italiani grazie alla tecnologia, che ha trasformato il mondo dei farmaci e, insieme a diagnostica di precisione e medical device, ha dato vita a un processo di cura più ampio. Oltre che su R&S, le imprese farmaceutiche avanzano anche sul piano occupazionale: nel 2017 gli addetti hanno superato quota 65 mila, 1.000 in più rispetto al 2016, con un aumento degli under 35 del 10% e un'occupazione femminile pari al 42% del totale. “Abbiamo dimostrato sul campo di essere una freccia nell'arco del sistema Italia e possiamo ancora esserlo attraverso una partnership con le istituzioni per risolvere i problemi urgenti e fondare una governance di lungo respiro” aggiunge il presidente di Farmindustria. “Siamo disponibili a contribuire con proposte concrete allo sviluppo del Paese”.

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