Per una governance dell'acqua
Come ricordato in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, il patrimonio idrico mondiale è fortemente compromesso da inquinamento, sovrasfruttamento e cambiamenti climatici. Il progetto 'Swarm-net’ coordinato dall'Irsa-Cnr intende fornire soluzioni innovative per una gestione ottimale di questa fondamentale risorsa
L’acqua è una risorsa di vitale importanza per le città e per gli equilibri dei territori. La stessa Comunità Europea ha dato, negli ultimi decenni, un forte impulso alla sua tutela, in particolare attraverso la direttiva quadro del 2000, che chiede ai paesi membri uno sforzo di integrazione e coordinamento con la pianificazione territoriale e le politiche in materia di agricoltura, acquacoltura, energia e trasporti.
Un obiettivo a cui tende anche il progetto 'Swarm-net’ (Smart Water Resource Management), coordinato dall’Istituto di ricerca sulle acque (Irsa) del Cnr di Roma, primo nella graduatoria delle iniziative finanziate dal Miur sul bando 'Smart Cities and Communities’ per la categoria della gestione delle risorse idriche.
“Il progetto risponde all’esigenza di gestire la risorsa acqua in maniera integrata, puntando su tecnologie innovative, maggiore efficienza nell’utilizzo delle reti e degli impianti di trattamento e sistemi di monitoraggio più affidabili, favorendo nel contempo una partecipazione diretta della comunità”, spiega Maurizio Pettine, direttore dell’Irsa-Cnr. “La tutela del patrimonio idrico viene, infatti, coniugata con la scelta di coinvolgere attivamente i cittadini nella gestione del territorio e nell’attuazione delle politiche ambientali, in accordo con la strategia di Europa 2020, che punta su 'crescita intelligente, sostenibile inclusiva’ per il rilancio dell’economia”.
Gli scopi di 'Swarm-net’ sono molteplici: una prima serie di interventi riguarda il settore del controllo e monitoraggio, utilizzando tecnologie Ict sia nelle reti di distribuzione – ad esempio contatori 'intelligenti’ per stimare in tempo reale consumi e flussi o sensori in grado di fornire indicatori igienico-sanitari per l’acqua destinata al consumo umano - sia in quelle fognarie, attraverso dispositivi in grado di tenere sotto controllo l’efficienza delle fognature urbane e gli impianti di depurazione. “Oltre a migliorare la versatilità degli impianti attualmente in uso, sperimenteremo nuove tecnologie a basso impatto ambientale per massimizzare il recupero energetico di materie prime e di nutrienti, quali processi che utilizzano alghe per la rimozione dei nutrienti e il recupero di biocombustibili”, aggiunge Pettine. “Reattori anaerobici e 'Microbial Fuel Cells’, inoltre, consentiranno di produrre energia durante i processi di smaltimento e trattamento delle acque”.
Altre azioni riguardano il 'riuso’, prevedendo la possibilità di utilizzare, a seguito di accurati controlli igienico-sanitari, acqua piovana e acque reflue trattate. Una parte importante del progetto, infine, interessa il rapporto diretto con la società, attraverso un sistema funzionale di informazione e comunicazione con cittadini, utenti, gestori, amministratori e istituzioni preposte ai controlli. “L’obiettivo è indurre maggiore consapevolezza e rispetto verso una risorsa pregiata sia in occasione di situazioni di rischio, sia nei normali stili di vita”, conclude il direttore dell’Irsa-Cnr. “Come ricordato anche in occasione della Giornata mondiale dell’acqua dello scorso 22 marzo, il patrimonio idrico mondiale è oggi fortemente compromesso da inquinamento, sovrasfruttamento delle risorse e cambiamenti climatici”.
Tra i partner del progetto le Università di Brescia, Milano Bicocca e il Politecnico di Milano, oltre a numerosi soggetti imprenditoriali. Le prime azioni di ricerca coinvolgeranno i comuni di Milano, Monza e Lecce.
Fonte: Maurizio Pettine, Istituto di ricerca sulle acque, Roma, tel. 06/90672768 , email maurizio.pettine@irsa.cnr.it
Per saperne di più: - www.cnrweb.tv/acqua-loro-blu-una-risorsa-rinnovabile-anche-se-nera/