Su proposta del sindaco Luigi Brugnaro e con il sostegno della Fondazione Musei civici del capoluogo veneto, il Museo di storia naturale di Venezia è stato intitolato a Giancarlo Ligabue, a ricordo della passione per la ricerca e del suo legame nei confronti della città e di questa prestigiosa istituzione. “Nella sua vita Ligabue ha ricevuto importanti riconoscimenti, onorificenze e titoli”, ricorda Brugnaro. “Credo, però, che aver deciso di intitolargli il Museo di storia naturale, che per trent'anni lo ha visto presidente e al quale ha donato circa duemila tra fossili, reperti etnografici e resti del gigantesco Ouranosauros Nigeriensis, sia il massimo tributo che la città possa riconoscere a un suo così illustre concittadino. Con la sua generosità ha dimostrato di amare veramente Venezia”.
Imprenditore, paleontologo ed esploratore, nel corso di quarant'anni, Ligabue ha promosso e sostenuto, tramite il suo Centro studi e ricerche oltre 130 spedizioni nei cinque continenti, scoprendo, tra gli altri, sei giacimenti di dinosauri, cinque di ominidi fossili, diverse etnie in via di estinzione o sconosciute al mondo occidentale, nuove specie di animali, città sepolte, necropoli, insediamenti, centri megalitici, pitture e graffiti rupestri. Ha pubblicato, inoltre, numerosi articoli e materiale scientifico oggi parte della Fondazione presieduta dal figlio Inti, che propone iniziative culturali e scientifiche per la cittadinanza.