Il percorso espositivo inizia con la sala della musica sacra, con una dedica a Napoli con gli strumenti musicali provenienti dal Conservatorio di San Pietro a Majella (pianoforti di Paisiello e Cimarosa e l'arpetta Stradivari). Prosegue con le scoperte archeologiche delle antiche città vesuviane; l'egittomania, legata alle campagne napoleoniche; la Cina e la maschera di Pulcinella, protagonista della commedia dell'arte settecentesca.
Nella sala della materia, omaggio alla nascita degli studi di mineralogia e vulcanologia di inizio Novecento voluti da lord William Hamilton, ambasciatore inglese e pioniere della moderna vulcanologia, le porcellane esposte sono ispirate ai materiali naturali, soprattutto di origine vulcanica e marina. La sala della natura è dedicata agli animali, con alcuni esemplari tassidermizzati provenienti dal Museo zoologico dell'Università Federico II di Napoli, che esprimono lo spirito scientifico del tardo Settecento attraverso la catalogazione come primo strumento di conoscenza. Il Vesuvio è il protagonista della sala dell'eruzione, con vari reperti esposti, tra cui vesuvianite, lazurite ed ematite, oltre a pitture e porcellane con le raffigurazioni delle sue più importanti eruzioni.
Le ultime sale sono dedicate al gioco, dall'azzardo al destino con carte, scacchi e dama, alla moda e alle feste. Chiude la mostra un videomapping di Stefano Gargiulo che, su grandi monitor, propone immagini della Napoli di ieri e di oggi, con scene delle principali opere tratte dall'archivio storico del Teatro San Carlo.
Informazioni:
Che cosa: mostra "Napoli Napoli. Di lava, porcellana e musica"
Quando: fino al 21 giugno 2020
Dove: Museo e Real Bosco di Capodimonte, via Miano 2, Napoli
Info: tel. 081/7499130; www.museocapodimonte.beniculturali.it