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Osservatorio Sanpa: una foto sull'uso delle sostanze

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di Marina Landolfi

Per la Giornata mondiale della lotta alla droga, l'Osservatorio sulle tossicodipendenze della Comunità di San Patrignano ha analizzato gli ingressi in struttura nel 2019: cocaina al primo posto, aumento della dipendenza da cannabis e poliassunzione sempre più diffusa

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La Comunità di San Patrignano ha presentato in videoconferenza lo studio dell'Osservatorio sulle tossicodipendenze relativo agli ingressi nella struttura nel 2019, per capire come è cambiato l'uso delle sostanze rispetto agli anni precedenti. L'iniziativa, organizzata per la Giornata mondiale della lotta alla droga, ha analizzato i dati tossicologici delle 460 persone che hanno iniziato il loro percorso. La cocaina è la sostanza assunta più frequentemente (La cocaina (92,8% vs 88,5% del 2018)), la seconda sono i cannabinoidi (85,6%); l'uso dell'eroina diminuisce dal 47% al 40,6%, seguito da quelli di ecstasy (34,1%), ketamina (27,8%), allucinogeni (20,9%) e anfetamine (19,6%). La cocaina è la prima sostanza anche nell'uso “primario”, vale a dire come sostanza da cui la persona è dipendente (51% rispetto al 47,8% dell'anno precedente), seguita da eroina (35,4%) e cannabis, con il 5,6%. Per quanto riguarda le modalità di assunzione, alta la percentuale dell'uso inalatorio sia della cocaina (96,7%) che dell'eroina 87%, di cui però cala l'assunzione per via iniettiva. Da non sottovalutare la diffusione dei poliassuntori, che sono l'85% dei nuovi entrati, e la dipendenza da alcol, che si attesta sul 43,7%.

“Negli ultimi 10-15 anni si è registrato un cambiamento nell'epidemiologia dell'uso di droghe” sostiene Antonio Boschini, responsabile terapeutico della Comunità riminese. “La cannabis è sempre la prima sostanza con cui si entra in contatto, intorno ai 14/15 anni, poi segue il periodo di sperimentazione delle droghe sintetiche nelle discoteche o nei rave e successivamente si entra in contatto con cocaina e eroina. Quasi tutti coloro che entrano a San Patrignano hanno fatto uso di cocaina e di cannabis. È cresciuto l'uso problematico di alcol, che ormai supera il 40%, e quasi tutti oggi accusano dipendenza da più di una sostanza”.

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Dati preoccupanti per l'età media di primo contatto con le sostanze stupefacenti: è di 15 anni e per l'87% delle persone è inferiore ai 20 anni; si abbassa addirittura a 14 anni per la cannabis, mentre si rialza intorno ai 18-19 per la cocaina ed eroina inalata. “Temiamo che il problema delle dipendenze possa crescere ulteriormente in questo momento e pesare sempre più sulle famiglie” spiega Alessandro Rodino Dal Pozzo, presidente della Comunità. “A oggi la spesa media familiare per le sostanze è pari a 586 euro (dati calcolati dalla Relazione al Parlamento, sulla base dei 15,3 miliardi annui spesi in Italia in sostanze illegali), una cifra spropositata che, se confermata anche nel 2020, diventerà un ulteriore macigno sulle casse delle famiglie. Per questo ritengo che l'attività della nostra e di tutte le comunità oggi sia quanto mai indispensabile: il nostro compito è contrastare un'emergenza di cui si è parlato poco, ma che è quanto mai attuale”.

Dalla fotografia scattata dall'Osservatorio emerge che a entrare in comunità sono stati soprattutto i maschi: 378 (82,2%), mentre le femmine sono 82 (17,8%). Trent'anni l'età media, 267 sono under 30 e 60 over 40; i minorenni sono 30. Le provenienze regionali dei nuovi accessi attestano al primo posto l'Emilia Romagna (81), seguita da Toscana (49), Lombardia (44), Lazio (40) e Campania (32). La tossicodipendenza continua a colpire anche i bambini: i padri e le madri entrati lo scorso anno (22,4%) hanno lasciato a casa almeno un figlio; inoltre, molti ragazzi hanno un genitore con problemi di dipendenza alle spalle (13,7%).

Per la Giornata contro le droghe, le reti e le comunità dei servizi privati per le dipendenze, tra cui Coordinamento nazionale dei coordinamenti degli enti autorizzati e accreditati per le dipendenze (Intercear), Federazione italiana comunità terapeutiche (Fict) e Comunità San Patrignano, hanno promosso “Mai più invisibili”, una tavola rotonda online in cui si è riflettuto sul sistema delle dipendenze e sui servizi in Italia, e sulla necessità di sostegno da parte delle istituzioni.

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