Saggi

Ritratto della modernità con cucina

di Marco Ferrazzoli

In ‘Il potere della cucina', Francesco Antinucci, ricercatore dell'Istc-Cnr, esamina le figure di tre grandi cuochi vissuti in tre differenti epoche: Umanesimo, Rinascimento e Barocco

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Dopo il fortunato libro dedicato alle spezie, Francesco Antinucci resta sul tema con il suo ultimo saggio 'Il potere della cucina', dove analizza le figure di tre importanti cuochi vissuti in tre non meno fondamentali fasi dell'età moderna: Umanesimo, Rinascimento e Barocco. Maestro Martino prestò servizio con il cardinale e condottiero Ludovico Trevisan, ritratto da Leonardo da Vinci nel celeberrimo affresco della Battaglia di Anghiari; Bartolomeo Scappi, chef prima di tre cardinali e poi di due papi, ebbe addirittura l'incarico di allestire un banchetto per l'imperatore Carlo V, l'uomo più potente della terra; François Vatel fu invece uno degli artefici della rivoluzione della nouvelle cuisine nella Francia del Re Sole.

I cuochi, così come le spezie, servono all'autore quale raffinato pretesto per tratteggiare degli imponenti affreschi storici, secondo uno stile che mescola abilità narrative ai limiti della fiction e le competenze antropologiche già mostrate nelle precedenti opere, dedicate ai temi dell'innovazione tecnologica e ai diversi modelli di 'civiltà' oggi dominanti. La lunga esperienza come ricercatore presso l'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr, unita a un non comune istinto per lo storytelling, evidentemente consentono ad Antinucci di applicarsi ad argomenti culturali molto diversi senza perdere la capacità di costruire scenari di ampio respiro grazie all'accurata illuminazione dei dettagli più minuti.

Di Martino scopriamo per esempio come il suo libro di ricette venga incorporato dall'umanista Bartolomeo Platina, primo prefetto della Biblioteca Vaticana, in un trattato che vuol compendiare il piacere della tavola con la buona salute, rivalutando il cibo e difendendo la legittimità della cucina “dopo secoli di condanna al girone della golosità”. Scappi dovrà invece vedersela con san Pio V, il papa che a Roma abolirà il carnevale e introdurrà leggi severissime contro le prostitute, gli adulteri e il lusso, riuscendo a inimicarsi popolo e nobili: dovrà quindi “rinunciare a cucinare perché il suo padrone è un asceta digiunatore”, ma questo paradossalmente “gli permetterà di avere tempo per scrivere il più importante libro di cucina della sua epoca”. Vatel, infine, organizzerà per Nicolas Fouquet, ministro delle Finanze e uomo più ricco di Francia, una festa tanto riuscita da suscitare l'invidia del re, che pochi giorni dopo farà arrestare il suo ministro.

Attraverso queste vicissitudini comprendiamo la complessità dell'età moderna, spesso riassunta troppo frettolosamente nella storiografia divulgativa, trascurando le sfumature più interessanti. Protagonisti e scenari descritti nel libro offrono spunti di grandi interesse: Vatel troverà un nuovo padrone in Luigi II di Borbone, principe di Condé; Roma passerà da Paolo II, il cui disegno è farla finita con la “maledetta pianta” degli umanisti, a Sisto IV, che restaurò ed eresse innumerevoli monumenti; Pio V unirà gesti di grande carità, quale la devoluzione della considerevole somma di mille scudi stanziata per un pranzo “alle istituzioni caritatevoli per la cura dei poveri che avevano sopportato un notevole aggravio dopo il bando che proibiva severamente l'accattonaggio”, alla bolla 'Hebraeorum gens sola'. È negli anni descritti dal libro che i luterani andarono vicini a rientrare nell'alveo della Chiesa quanto non sarebbe mai più accaduto in seguito. E che dire di Giulio III, mecenate appassionato di arte e cultura, riformatore dell'università La Sapienza e della Fabbrica di San Pietro, ma anche debosciato protettore del “cardinale nepote”, il diciassettenne Innocenzo del Monte, dedito a bagordi, prostitute e violenze?

Altrettanto varie, sconosciute e curiose le ricette raccontate nel libro. Si va dai brodi vegetali e dalle verdure lesse del Papa asceta ai “dodici servizi, cinque di credenza – piatti non caldi di cucina – e sette di cucina”, per un totale di 221 pietanze diverse, del menù per Sua Maestà Cesarea: l'uomo più potente della terra, nonché ottimo buongustaio.

 

titolo: Il potere della cucina
categoria: Saggi
autore/i: Antinucci Francesco 
editore: Laterza
pagine: 151
prezzo: € 15.00

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