I 'Classici per la vita' di Nuccio Ordine sono esperienze e suggerimenti di lettura, già proposti prima agli studenti dell'Università della Calabria, dove l'autore insegna Letteratura, e poi ai lettori di Sette del Corriere della sera attraverso una raffinata rubrica di recensioni. In questa “piccola biblioteca ideale” dove sono stati raccolti troviamo una sola fonte scientifica, Albert Einstein, ma tanto importante e coerente che Ordine la usa per chiudere il libro. Einstein, nel breve passo selezionato, avverte che “La scuola dovrebbe sempre avere come suo fine che i giovani ne escano con personalità armoniose, non ridotti a specialisti” e questo, precisa, vale anche per le scuole tecniche. Insomma: esiste una sola cultura, non c'è distinzione tra scienze umanistiche, dure, naturali e nemmeno tecnologia, ogni pulsione intellettuale e pratica dell'uomo si inserisce nell'unica “attitudine generale a pensare”, e stimolarla dovrebbe essere per l'appunto compito precipuo di scuole e università.
Il medesimo invito percorre tutto il libro, da Baltasar Graciàn, che nel XVII secolo ammoniva che “L'uomo nasce barbaro, e si redime dalla bestialità coltivandosi”, fino a Wolfgang Goethe, che fa dire al suo 'Wilhelm Meister': “Ma per l'amore del cielo, madre mia! È proprio inutile tutto quel che non ci riempie il borsellino?” ('L'utilità dell'inutile' è peraltro l'opera più nota di Nuccio Ordine). Assieme a queste esortazioni, la raccolta dei 'Classici per la vita' – edita prima in francese, poi in italiano – propone brani più o meno noti, tra i quali alcuni che appaiono come sorprendenti profezie, per esempio le preoccupazioni 'ecologiste' di Nazim Hilkmet, Giordano Bruno che anticipa De Coubertin o le esortazioni alla parità di genere giunte da due autori lontanissimi tra loro come Ludovico Ariosto e John Stuart Mill.
titolo: Classici per la vita
categoria: Narrativa
autore/i: Ordine Nuccio
editore: La nave di Teseo
pagine: 277
prezzo: € 15.00
