Rivista

'Archimede' e la matematica del jazz

di Francesca Gorini

Nell'ultimo numero del trimestrale per insegnanti e cultori delle matematiche, diretto da Roberto Natalini dell'Istituto per le applicazioni del calcolo del Cnr, un'inedita storia a fumetti sull'algoritmo dell'improvvisazione musicale

Pubblicato il

05/12/2018

L'ultimo numero di 'Archimede', la rivista trimestrale per insegnanti e cultori delle matematiche edita da Mondadori, diretta da Roberto Natalini dell'Istituto per le applicazioni del calcolo 'M. Picone' (Iac) del Cnr e di cui l'Ufficio stampa Cnr è media partner, rappresenta da anni una preziosa risorsa per docenti alla ricerca di spunti e approcci didattici innovativi, ma esplora anche le tante connessioni della matematica con la cultura umanistica e artistica, rivelandosi così una lettura piacevole anche per i non addetti ai lavori. Il magazine prevede in ogni uscita una breve storia a fumetti inedita: quella dell'ultimo numero affronta – in un'ambientazione dark che ricorda le atmosfere di 'Blade Runner' - il tema della computabilità del jazz, ed è ispirata a uno studio pubblicato nel 2002 dal neuroscienziato americano Johnson Laird, 'How jazz musicians improvise'.

Tra gli altri temi affrontati, le annunciate novità ministeriali relative alle seconda prova dell'esame di Stato. Nelle altre rubriche, Pietro Di Martino e Anna Baccaglini-Frank illustrano i dati Ocse per la valutazione dei livelli di competenza matematica degli studenti quindicenni. Carlotta Maffei e Giuliana Massotti riportano l'efficace esperienza laboratoriale a cavallo tra matematica e biologia svolta presso il liceo scientifico 'Avogadro' di Roma.

Completano il numero i giochi di enigmistica matematica a cura di Stefano Campi, quello delle geometrie armoniche proposto da Fabio Bellissima dell'Università di Siena, i problemi di 'archiludica' di Maurizio Codogno e dei 'Rudi Mathematici'. “La scelta di temi e autori è dettata dall'obiettivo di includere punti di vista e competenze differenziate, con una precisa attenzione non solo al ruolo della matematica nella nostra società, ma anche all'arricchimento personale che l'educazione matematica può fornire al singolo individuo, a prescindere dal percorso che intraprenderà da adulto”, commenta il direttore Natalini.