La suggestione elettronica

Gli esordi dell'artista siciliano affondano nella musica elettronica. Giuseppe Scapellato, che ne è un grande estimatore, è un esperto in computer music, nella quale si è formato presso l'allora Cnuce di Pisa, oggi Isti del Cnr, sotto la guida di Leonello Tarabella
“Nel 1969 comprai un sintetizzatore a Londra, appena inventato, vendutomi prima ancora che uscisse sul mercato. Passai mesi in delirio”. Franco Battiato in un'intervista a Rai Cultura, spiegava il “colpo di fulmine” con la musica elettronica, da cui ebbe inizio la sua sperimentazione di suoni computerizzati. “Con questo variatore di frequenze Vcs3”, continuava il suo il suo primo produttore, il musicista Pino Massara, “girando delle manopole, era possibile costruire un suono tridimensionale”. Di lì a poco i Pink Floyd avrebbero usato il Vcs in “Meddle”, album epocale rimasto nella storia della musica.
Un aspetto dell'artista recentemente scomparso riconosciuto dalla critica è l'aver precorso sonorità innovative, fin dagli esordi. Gli anni di sperimentazione elettronica si collocano tra il 1971 e il '75, come evidenzia il musicologo Fabrizio Basciano nel saggio “Battiato '70. Tra popular music e avanguardie colte” (Crac edizioni, 2015). Una musica ostica per molti ascoltatori, poco conosciuta dal grande pubblico, legato alla produzione pop del maestro di Jonia. Tra le pietre miliari di questa fase si collocano gli album “Fetus” e “Pollution”, segnati da numerose contaminazioni musicali, frutto dell'innovazione tecnologica. “L'utilizzo del sintetizzatore Vcs3 nei due album è una vera e propria magia. In particolare, in Fetus, il battito del cuore, l'atmosfera della vita prenatale e il movimento all'interno del bambino nel corpo materno, il parto, diventano per la prima volta una realtà percepibile grazie ai suoni del Vcs3 e alle ritmiche delle batterie elettroniche”, spiega Giuseppe Scapellato, esperto di musica elettronica che ha lavorato presso l'allora Cnuce del Consiglio nazionale delle ricerche (oggi Cnr-Isti) di Pisa, sotto il tutoraggio di Leonello Tarabella, già responsabile del laboratorio di informatica musicale dell'Istituto. “Nella canzone 'Beta' dell'album Pollution alcune parole arrivano potenti, anticipate dai suoni e dalle vibrazioni prodotte dal Vcs3. Il brano prosegue in stile progressive rock e porta l'ascoltatore in uno stato di rilassamento quasi ipnotico. La creatività del compositore si concentra sulla ricerca di un suono evocativo di contenuti, operazione frutto di un profondo ascolto interiore”.
Mentre questa produzione d'avanguardia si fa strada, al Cnr si lavora alla progettazione e alla realizzazione di linguaggi per la composizione algoritmica, a sistemi di riconoscimento dei gesti naturali e dispositivi per dare espressione alla musica elettroacustica interattiva. Leonello Tarabella lavora in quel periodo, in collaborazione con Graziano Bertini, alla realizzazione dello “strumento” dal nome Twin Towers, un dispositivo a infrarossi per il tracciamento del movimento delle mani. "I parametri ricavati dal tracciamento, opportunamente tradotti in messaggi Midi, vengono inviati a un software che produce suoni sintetizzati a partire da campioni precaricati e modificati in real-time dai parametri inviati. Il risultato è l'interazione diretta con i suoni che diventano quindi una vera e propria materia plasmabile, come la creta per uno scultore", prosegue Scapellato. L'algoritmica per l'elaborazione dei campioni e l'armonizzazione dei suoni sintetizzati vede il contributo di Massimo Magrini, oggi ricercatore presso l'Area della ricerca del Cnr di Pisa. Sulla scia di questo dispositivo, viene progettato anche Aerial Painting Hands, un sistema informatico composto da una componente di elaborazione grafica, curata dallo stesso Scapellato. Musica e colori si rimandano a vicenda. “Come per Battiato, anche per noi al Cnr tutto partiva dalla ricerca sul suono che poi, grazie a interfacce con 'la macchina', veniva scolpito per orientarlo a raggiungere l'ascoltatore secondo un disegno preciso”, conclude il ricercatore. “La modalità reverse sperimentata da Battiato regala suggestioni di un linguaggio evocativo, con messaggi subliminali che arrivano nel profondo della nostra percezione e oltrepassano le barriere della logica interpretativa. È sempre il suono del Vcs3 lì ad aprire la strada a questo nuovo linguaggio. La ritmica è data sia dalle batterie elettroniche, sia dalla frequenza vibratoria degli oscillatori su suoni apparentemente monotoni”.
Fonte: Scapellato Giuseppe , email giuseppescapellato@gmail.com - Leonello Tarabella, Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione ‘Alessandro Faedo’ , email leonello.tarabella@gmail.com -