L'Enit intende censire anche i beni disponibili nelle collezioni private e recuperare i manifesti artistici andati persi negli anni. È possibile vedere anche quelli storici con estratti dei documentari del regista Luciano Emmer che, attraverso lo storytelling dei sentimenti, raccontavano le bellezze italiane. Finora sono state digitalizzate le regioni Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria: le opere si possono visualizzate inserendo tipologia, autore o data di interesse, utilizzando anche materiali multimediali che interagiscono tra loro.
“La cultura fruibile anche attraverso strumenti innovativi è un modo contemporaneo per ampliare l'ospitalità italiana e amplificare sempre di più il respiro e la conoscenza internazionale di questo Paese che è tra i più desiderati al mondo dagli stranieri”, dichiara Giorgio Palmucci, presidente Enit. “Fattori che esaltano l'unicità e che incentivano la curiosità verso le località turistiche italiane”. A oggi sono stati acquisiti ventimila tra manifesti, foto, negativi e pubblicazioni editoriali. “Enit sta mettendo in campo nuovi modi per conservare, arricchire e mettere a disposizione il nostro patrimonio culturale a beneficio dei cittadini di oggi e delle generazioni future”, afferma Maria Elena Rossi, direttrice marketing di Enit. “Una declinazione della cultura turistica che comunica le proprie attrattive in modo coinvolgente e seducente”.
Per saperne di più: https://www.mostrevirtuali.enit.it/archivio/