Le tante sfaccettature della scortesia
Nel saggio “La maleducazione” (Raffaello Cortina editore), Sergio Tramma analizza le tante sfaccettature di questo fenomeno, che si presenta articolato e soggetto a molteplici interpretazioni
Come si può definire oggi la maleducazione? Che differenza c'è con la buona educazione? Qual è la sua essenza e gli elementi che la definiscono? Sono alcune delle domande a cui risponde Sergio Tramma nel saggio “Sulla maleducazione” (Raffaello Cortina editore), analizzando le molteplici sfaccettature del fenomeno sicuramente complesso e articolato da spiegare.
Tramma insegna Pedagogia generale e Pedagogia sociale e interculturale all'Università di Milano-Bicocca e il suo campo di ricerca è costituito dai nessi tra educazione e contemporaneità, con uno specifico interesse per i mutamenti dei corsi di vita dei soggetti individuali e collettivi. E proprio questi campi di ricerca si ritrovano in questo libro, in cui Tramma tenta di restituire alla maleducazione una parte della sua complessità, ponendola al crocevia di molte riflessioni e su un piano nel quale “si intersecano molte linee di studio, in particolare quelle riconducibili all'espressione dell'identità dei gruppi sociali, ai processi di civilizzazione, alla distinzione: non a caso Philippe Ariès e Pierre Bourdieu sono tra gli autori di principale riferimento a questo proposito. E molte altre dimensioni della vita individuale e collettiva sono coinvolte dalla questione della maleducazione: il tema della differenza e/o della diversità, dell'alterità, del conflitto, delle relazioni”.
Oggi, la maleducazione, non può più essere considerata come assenza o insufficienza di buona educazione. “A differenza di quella del passato, non è espressione di subculture definibili come devianti, artistiche, antagoniste, bensì manifestazione, pur se in forme ed espressioni variegate, di culture anche maggioritarie e socialmente legittimate”. Oggi dare a qualcuno del “maleducato” sperando che ciò possa ferirlo, spiega l'autore, “è come insultare qualcuno dandogli del 'senza Timor di Dio' di manzoniana memoria. Emerge un che di antico, di tempi nei quali poteva effettivamente avere un senso dare del maleducato a qualcun altro, soprattutto perché ciò esprimeva la pratica di un'appartenenza di classe, quella dei privilegiati che si ritenevano estranei per definizione ai maleducati e alla maleducazione”. Il termine maleducato, con il tempo, “si è annacquato subendo la stessa sorte di altre parole, come per esempio un'imprecazione del tipo 'Accidenti', mentre oggi è ignorata, sostituita da molte di quelle che erano vietate in pubblico e, nelle speranze educative più accentuate, anche in privato”.
Dopo aver affrontato dal punto di vista storico i cambiamenti di significato del termine maleducato anche prendendo in esame il galateo, Tramma affronta il tema della maleducazione declinandolo nei vari momenti di vita quotidiana: in famiglia, nel lavoro, nella scuola, nel sociale, nella politica, nel tempo libero. La maleducazione è una presenza costante nella nostra vita; a volte ne siamo vittime, altre volte testimoni e, episodicamente, ne siamo anche “produttori”.
Il volume è un tentativo di lettura critico della questione, e colloca la maleducazione sul piano che più dovrebbe esserle proprio, quello pedagogico-educativo, per indagarne le forme e le manifestazioni, le cause, i vantaggi e gli svantaggi che procura, i processi che l'hanno generata, le esperienze che inducono le persone a essere maleducate.
titolo: Sulla maleducazione
categoria: Ragazzi
autore/i: Tramma Sergio
editore: Raffaello Cortina editore
pagine: 190
prezzo: € 14.00