Dopo il primo appuntamento, in cui si è argomentato su “Ossa come ‘registro’ del comportamento dei nostri antenati”, il 16 ottobre Giovanni Bianucci e Marco Merella del Dipartimento di scienze della terra dell’Università di Pisa propongono un approfondimento su “Perucetus colossus, l’animale più pesante mai vissuto”, un enorme cetaceo vissuto circa 40 milioni di anni fa lungo le coste del Perù, come gli altri enormi dinosauri sauropodi dell’Era mesozoica. Il seminario racconta l’incredibile scoperta di questo mostro marino, che ha avuto come protagonisti i paleontologi dello stesso Dipartimento, che con il loro lavoro “riportano in vita” animali straordinari vissuti nel passato. Verranno anche illustrate le analisi istologiche e di modellazione 3D utilizzate per stimare la massa e ricostruire l’aspetto di questo peso massimo.
Le conferenze di novembre riguarderanno: il 6 “Dalla tomba al laboratorio: storie di ordinaria paleopatologia” con Valentina Giuffra e Antonio Fornaciari del Dipartimento di ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia dell’Università di Pisa, che approfondiranno la paleopatologia, disciplina che studia le malattie antiche direttamente nei resti umani del passato, a partire dall’esempio dello scavo di Badia Pozzeveri (Altopascio, Lucca). Saranno mostrate le varie fasi dello studio di un campione di scheletri medievali: dalla lettura storico-archeologica del contesto di scavo alla diagnosi delle malattie, fino alla ricostruzione dell’alimentazione. Il lavoro del paleopatologo inizia sullo scavo archeologico e prosegue poi, dopo il recupero dei reperti umani, in laboratorio con lo studio di dettaglio dei vari “segni” patologici, fino ad approdare a diagnosi che risultano fondamentali per la ricostruzione dello stile di vita e dell’ambiente antico.