L’installazione dialoga con i lavori filmici di Yto Barrada, Liv Bugge e Ana Vaz, le cui rispettive ricerche artistiche contribuiscono alla comprensione delle dinamiche economiche, storiche, politiche e culturali che hanno plasmato le relazioni umane con la materia geologica, ma anche con le voci di Giorgio Andreotta Calò, Regina José Galindo, Pauline Julier, Marzia Migliora, Cynthia Montier, Ophèlie Naessens, Micol Roubini e Raghad Saqfalhai, che invitano a un nuovo ascolto delle storie minerali attraverso la costruzione di immaginari e narrazioni a partire dalle rocce.
“Ecologie minerali si addentra nelle stratificazioni geologiche attraverso ricerche artistiche e scientifiche per ridefinire narrazioni e relazioni di coesistenza di fronte alle crisi ecologiche del nostro tempo”, spiega la curatrice della mostra, Alice Labor. “Comprendere il tempo delle rocce, delle montagne, dei deserti e degli oceani significa cambiare scala di misura: abbandonare il tempo umano per entrare in quello della Terra”.
Per informazioni: https://www.muse.it/