Non si fatica a credere che, in Inghilterra, a pochi giorni dalla pubblicazione, ‘Il sentiero dei bambini dimenticati' sia diventato un bestseller grazie al tam tam dei lettori: il romanzo d'esordio di Elly Griffiths è un thriller avvincente, che cattura sin dalle prime pagine, mescolando un passato e un presente che appaiono crudelmente simili.
Protagonista della storia è Ruth Galloway, una docente universitaria di archeologia specializzata nella datazione delle ossa. La donna, appassionata del proprio lavoro e amante della solitudine, vive in un'area inospitale della Gran Bretagna, il Norfolk. Qui, nella zona paludosa del Saltmarsh, vengono ritrovati i resti di una bambina e l'ispettore Harry Nelson, convinto che risalgano a una scomparsa di dieci anni prima, si rivolge a Ruth per datarli.
La professoressa, all'inizio riluttante, viene progressivamente coinvolta nel caso, specie dopo la sparizione di un'altra bimba.
L'esame dell'esperta non conferma però l'ipotesi: le ossa appartengono all'Età del Ferro, come rivela anche una torque, un braccialetto di fibre vegetali che il cadavere tiene al polso. All'intricata vicenda contemporanea si intrecciano così rituali e luoghi del passato, richiamati anche dalle lettere anonime indirizzate al poliziotto e contenenti, insieme con criptici riferimenti a riti antichi, tracce per ritrovare le bimbe rapite.
La storia avvolge e inquieta come le nebbie del Norfolk tanto amato dalla neoinvestigatrice, una nuova eroina del giallo che contiamo di ritrovare impegnata in nuovi casi.
titolo: Il sentiero dei bambini dimenticati
categoria: Narrativa
autore/i: Griffiths Elly
editore: Garzanti
pagine: 285
prezzo: € 17.60