Saggi

Niente affatto banale

Copertina del libro Una banale influenza?
di M. F.

L’influenza raramente provoca elevata mortalità e viene quindi vista come un mero accidente di stagione. Ma le pandemie influenzali hanno spesso lasciato il segno, si pensi alla spagnola, all’asiatica, alla "suina", solo per citare le più recenti. Difficile dire quale sarà la prossima e se si riuscirà a trovare un vaccino valido per tutte, però potremmo conviverci meglio che in passato. Del tema parla il volume “Una banale influenza?” (Raffaello Cortina) del medico Massimo Galli

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Nel 2021, dopo la pandemia, la copertura vaccinale contro l’influenza tra gli over 65 aveva raggiunto il 65,3%, ma già l’anno successivo il dato era sceso al 58,1% e restiamo lontani dagli obiettivi indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità, che indica una copertura del 75% almeno. È uno degli effetti del cessato allarme della Covid-19, ormai ridotto a una malattia raramente severa e assimilato nella sintomatologia, per l’appunto, a “una banale influenza”, quella del titolo del volume edito da Raffaello Cortina, scritto da Massimiliano Gallo, già docente di Malattie infettive all'Università di Milano, attivo all'ospedale Sacco di Milano e divenuto noto in particolare come esperto di Sars-CoV2.

L’equivoco, l’errore, la sottovalutazione sta proprio in questa definizione, dovuta al fatto che si tratta di un'esperienza comune, stagionale, che si ripete di anno in anno, nella maggior parte dei casi senza la gravità o la letalità di altre malattie infettive come la peste, il colera o il vaiolo. Ma contrarre l'influenza può essere molto insidioso, specie se si appartiene a una categoria a rischio e si è fragili per anzianità, patologie concomitanti o croniche. Ecco perché dovremmo prestarle attenzione e ricordare che si tratta della stessa patologia che include forme quali la cosiddetta “spagnola”. Eppure, persino nel 1918, quando i morti di influenza si contavano in tutto il mondo in cifre spaventose, non si riusciva a prendere del tutto coscienza di quanto questa malattia fosse capace di stroncare il nostro organismo.

La presenza dei virus dell'influenza A negli uccelli acquatici è antichissima, ci accompagna quindi da lunghissimo tempo, ma sino a epoche abbastanza recenti non si è riusciti a identificare le epidemie influenzali, proprio perché raramente provocano elevata mortalità e vengono dunque viste come un mero accidente di stagione. La storia dell'influenza raccontata da Galli si snoda tra sottovalutazioni e allarmi, indaga come le varie pandemie influenzali si sono diffuse sul pianeta, come sono state recepite dall'opinione pubblica e come le società vi hanno reagito. Non solo la spagnola, ma in tempi più vicini a noi l'asiatica, l'H3N2, la suina, l'H1N1, l'H7N9, per citare quelle che hanno lasciato il segno.

Difficile dire quale sarà la prossima e se si riuscirà a trovare un vaccino valido per contrastarle tutte. Anzi, probabilmente dovremo rassegnarci a conviverci, però potremmo farlo meglio che in passato, aumentando le nostre conoscenze.

Titolo: Una banale influenza? 
Categoria: Saggi
Autore/i: Massimo Galli
Editore: Raffaello Cortina
Pagine: 384
Prezzo: 25,00