Appuntamenti

Dove l’arte barocca incontra il pensiero scientifico

Locandina della mostra La città del sole
di M. L.

È visitabile nella Capitale fino all’11 febbraio 2024 la mostra "La città del sole", che celebra il quarto centenario del pontificato di Urbano VIII e la pubblicazione del trattato di Galileo, che pose le basi del moderno concetto di scienza. Sono esposti dipinti, incisioni, strumenti scientifici, libri e globi terrestri antichi

 

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Palazzo Barberini ospita, fino all'11 febbraio, la mostra “La città del sole", dedicata al sodalizio tra le arti e le scienze promosso dalla famiglia  Barberini per celebrare i 400 anni dall’inizio del pontificato di Urbano VIII (1623-1644). L’elezione, accolta dal mondo scientifico come "una mirabile congiuntura" per i buoni rapporti del Papa con gli scienziati del suo tempo e soprattutto per l’amicizia con Galileo, lasciava presagire straordinarie opportunità per l’avanzamento delle scienze. Sono dello stesso anno le pubblicazioni della "Città del sole" di Tommaso Campanella, il filosofo che il neoeletto pontefice liberò dalla prigionia e accolse tra gli scienziati della sua corte, e de "Il saggiatore" di Galileo Galilei, che pose i fondamenti del moderno concetto di scienza basato sull’osservazione e sulla sperimentazione, auspicando un maggior dialogo sulle scoperte astronomiche. Sostenuto e pubblicato dall’Accademia dei Lincei e donato al neoeletto Papa Urbano VIII, il trattato prende spunto da una disputa sull’origine delle comete tra il gesuita Orazio Grassi e Galileo, che contrappose la sua idea di una natura organizzata sulla base di rigorosi principi matematici alle argomentazioni di filosofia scolastica del religioso.

Galileo e la scienza

Il percorso espositivo è diviso in tre sezioni, con opere dei tre gruppi scientifici accademici romani - il Collegio Romano dei Gesuiti, l'Accademia dei Lincei e il Convento dei Minimi - e i lavori di alcuni degli artisti più celebrati della Roma barocca. Un centinaio le opere originali esposte: dipinti, disegni, incisioni, libri, documenti, strumenti scientifici e modelli, tra cui i ritratti di Galileo (Santi di Tito), di Urbano VIII (Gian Lorenzo Bernini) e di Luigi XIII (Jean-François Niceron) e i prestiti di libri antichi o di globi terrestri e celesti.

La mostra è organizzata dal Museo Galileo in collaborazione con le Gallerie nazionali di arte antica, la Biblioteca nazionale centrale e il Centro di studi sulla cultura e l'immagine di Roma.

Info: https://www.barberinicorsini.org/evento/la-citta-del-sole-arte-barocca-e-pensiero-scientifico-nella-roma-di-urbano-viii/

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