Piccoli meteorologi crescono
Per spiegare come si realizzano le previsioni del tempo, l'Ibimet-Cnr organizza ‘lezioni' per gli studenti. Dopo una parte dedicata alla teoria, i ragazzi hanno la possibilità di mettere a punto il loro bollettino meteo, leggendolo di fronte alle telecamere
Potrò andare a scuola in scooter, a giocare a tennis? O pioverà? Anche i ragazzini si confrontano quotidianamente con il meteo. Per renderli più consapevoli della scienza, della tecnologia e della capacità di osservazione e di intuizione necessarie per 'prevedere' il tempo, l'Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Cnr di Firenze ha aperto le porte dei suoi laboratori ai giovani che, nel corso di incontri dedicati, imparano in cosa consiste il complesso lavoro del previsore sintetizzato nel bollettino meteo. Grazie alla collaborazione con il Consorzio LaMMA della Regione Toscana, varie classi hanno già vissuto quest'esperienza. Ma ora il programma si arricchisce, rendendo gli studenti protagonisti attivi e invitandoli a vestire per un giorno i panni del meteorologo.
"L'Istituto da molti anni investe nelle attività di didattica su clima e sostenibilità, supportato dalla collaborazione di esperti in comunicazione scientifica e ricercatori", spiega Valentina Grasso dell'Ibimet-Cnr, tra gli organizzatori dell'iniziativa. "Questo anno scolastico 2010-11, il percorso sarà strutturato in due fasi di circa due ore ciascuna, una teorica e una pratica. Nelle prime due ore si parlerà dell'atmosfera e dello studio dei suoi parametri fondamentali (temperatura, umidità, pressione atmosferica, radiazione solare e vento) e si mostreranno le strumentazioni utilizzate per l'osservazione e la misura - i sensori, i radar, i palloni sonda fino ai satelliti - e attraverso l'analisi di alcuni casi studio i ragazzi potranno comprendere i punti salienti della previsione meteorologica. Si passerà quindi a una fase pratica in cui le classi saranno condotte nei laboratori del Consorzio LaMMA per familiarizzare con gli strumenti operativi e realizzare la loro previsione, dall'analisi delle osservazioni all'interpretazione dei modelli, fino ad arrivare al testo di un bollettino da registrare davanti alla telecamera. Saranno loro a scegliere le immagini da mostrare, le mappe, i simboli e, soprattutto, il lessico per realizzare un meteo 'a misura' di coetanei".
Obiettivo dell'iniziativa è avvicinare i ragazzi ai concetti base dello studio dell'atmosfera per spingerli a comprendere la complessità e i margini di incertezza di un'attività che può solo giungere a una stima della probabilità del verificarsi di un evento in un dato luogo e in un dato momento. Scopo non secondario del progetto è far appassionare i giovani alla fisica e alla matematica, per portarli verso discipline scientifiche al momento della scelta della facoltà universitaria.
"Gli incontri di meteorologia", conclude Grasso, "verranno proposti in modalità diverse ai vari livelli della scuola primaria e secondaria, a partire dagli ultimi due anni delle elementari".
Fonte: Valerio Capecchi, Consorzio LaMMA, Firenze, e-mail: capecchi@lamma.rete.toscana.it; Valentina Grasso, Istituto di biometeorologia, Firenze, tel. 055/3033711, e-mail: v.grasso@ibimet.cnr.it