Saggi: Conquiste scientifiche

Viaggio nella galassia delle Digital Humanities

Copertina del libro Digital Humanities
di Maurizio Gentilini

Un'introduzione e un’ampia analisi multidisciplinare dedicate alla situazione, all’evoluzione e alle possibilità offerte agli studi umanistici nella transizione digitale. È quanto si legge in “Digital Humanities", edito da Carocci e curato da Fabio Ciotti, docente di teoria della letteratura all’Università di Roma Tor Vergata 

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“L’informatica umanistica è uno dei rari casi in cui un nuovo settore di ricerca, e dunque una nuova disciplina, con essenziali aspetti tecnologici, ha visto l’Italia protagonista fin dagli inizi, senza ritardi nei confronti di altri paesi, e anzi spesso all’avanguardia”.  Questo l’incipit del I capitolo del volume “Digital Humanities”, curato da Fabio Ciotti, docente di Teoria della letteratura all’Università di Roma Tor Vergata, e dedicato a una delle discipline che come poche altre riassume in sé e reinterpreta dinamicamente una platea molto ampia di contesti e di saperi, un tempo classificati negli ambiti delle scienze umane e del patrimonio culturale.  

Nel corso dell’ultimo cinquantennio, il multiforme campo di studi che va sotto il nome di Digital Humanities è divenuto un fenomeno di primaria importanza sia nel mondo della ricerca e della didattica universitaria, sia nel dibattito culturale. Nel corso degli anni la comunità DH è divenuta così vasta e diversificata che è difficile individuare al suo interno un fondamento epistemico unitario e condiviso, così come dei paradigmi metodologici. 

Il volume offre un approccio ampio e multidisciplinare a un campo di studi in continua espansione ed evoluzione, con una prospettiva che valorizza la tradizione di studi italiana, pur collocandola nel vivace scenario internazionale. I numerosi saggi al suo interno forniscono una mappa della “galassia” delle Digital Humanities, articolandosi in due parti: la prima concentrata su aspetti metodologici fondazionali e trasversali a tutti i saperi umanistici; la seconda dedicata alla presentazione di una serie di approfondimenti su temi di ricerca e risultati conseguiti in specifici ambiti disciplinari. Il testo, rivolto agli studenti, agli studiosi e agli operatori nei settori culturali e comunicativi, dà una visione delle possibilità offerte agli studi umanistici dalla transizione digitale. Cogliere queste opportunità permetterà di superare la fase della “difesa” di un passato glorioso per rivendicare la centralità di un sapere capace non solo di misurarsi con le sfide complesse dei tempi presenti, ma anche di contribuire alle prospettive di quelli futuri. 

La definizione di un concetto e di uno statuto delle Digital Humanities è stato anche frutto di molte esperienze di ricerca condotte nell’ambito del Cnr in varie epoche: da quelle pionieristiche nel settore della linguistica computazionale, attraverso l’indicizzazione delle opere di Tommaso d’Aquino, alla creazione di un lessico intellettuale europeo per la storia del pensiero scientifico; dalla ricostruzione virtuale dei siti archeologici  alla descrizione del patrimonio culturale, fino alla creazione delle grandi digital libraries. 

Questa lunga esperienza si riflette anche nell’ampia e autorevole rappresentanza di personale di ricerca Cnr all’interno del volume: Cristian Marras (Cnr-Iliesi) è autrice di due saggi dedicati alla modellizzazione delle DH e agli orizzonti disciplinari della filosofia digitale; vari temi della linguistica computazionale sono affrontati da Simonetta Montemagni, Francesca Frontini e Monica Monachini (Cnr-Ilc); di Paola Moscati (Cnr-Ispc) è invece un’ampia analisi dell’archeologia digitale e dell’informatica archeologica nell’era post-digitale. 

Le DH rappresentano un’evidente traccia a livello epistemologico del cambio d’epoca che l’umanità sta attraversando. Registrano e interpretano la necessità di utilizzare i mezzi digitali per lo studio dei campi del sapere umanistico un tempo tra loro slegati, dall'archeologia, alla filosofia, alla letteratura. Forse nel futuro non verranno neanche più chiamate "digital humanities" ma solo "humanities"… per rendere tutte le scienze più umane. 

Titolo: Digital Humanities
Categoria: Saggi 
Autore: Ciotti Fabio 
Editore: Carocci Editore – Coll. Studi Superiori 
Pagine: 428
Prezzo: 37,00